Dal 14 luglio 2016 al 30 settembre 2016, per ordinanza del Sindaco di AQUINO, è vietato l'utilizzo di acqua dal pubblico acquedotto per scopi diverso da quello potabile e igienico sanitario. A chiederlo è direttamente ACEA che con la nota avente n° Prot. 6533/16 del 01/07/2016 comunica che potrebbe sorgere disagi per gli utenti finali con la possibilità di mancata erogazione del servizio causa l'incremento di acqua potabile dal pubblico acquedotto nel periodo estivo. In pratica ACEA chiede e Mazzaroppi esegue! Ecco come il nostro Sindaco è impegnato a portare avanti la procedura di risoluzione contrattuale e la messa in mora del gestore.
Ancora una volta ricordiamo che il nostro acquedotto è ridotto ormai a un colabrodo con innumerevoli perdite che causano la riduzione del flusso idrico. Questo sicuramente non per colpa degli utenti finali ma per gli scarsi investimenti e opere di manutenzione dello stesso acquedotto ad opera del gestore. Ci saremmo aspettati dal nostro Sindaco una nota rivolta nei confronti di ACEA in cui si faceva rilevare questa problematica e non l'ordinanza emanata.
Anche nel nostro comune si sono registrate mancanze totali e/o parziali del flusso idrico e questo il nostro Sindaco ne è pienamente cosciente. Le autobotti posizionate in Piazza San Tommaso sono state una triste prova. Cittadini di AQUINO senza acqua, attività commerciali costrette a chiudere o sospendere momentaneamente il proprio lavoro con perdite economiche per mancato guadagno e soprattutto senza essere rimborsati da nessuno.
Vorrei solo ricordare al nostro Sindaco che secondo il disciplinare tecnico, allegato alla convenzione di Gestione, uno dei motivi per la RISOLUZIONE contrattuale, senza se e senza ma, è la mancanza di erogazione per tre giorni consecutivi.
Dopo le ultimi dichiarazioni del nostro Sindaco, in linea con quelle del Presidente della provincia Pompeo, non ci meravigliamo più di nulla. Oltre ad aver votato a favore del Piano economico proposto da ACEA, che ha scaturito la mole di aumenti tariffari dell'acqua, oggi dimentica che fra pochi giorni scadrà il termine dei 180 giorni concessi al gestore per risolvere le inadempienze rilevate dalla S.T.O. Che fine ha fatto la tanto acclamata risoluzione contrattuale?
Cittadini anche su questa vicenda continueremo a tenervi informati.
Il segretario del PCI
Pietro Ferone
venerdì 15 luglio 2016
ANCHE AD AQUINO ORDINANZA DIVIETO UTILIZZO ACQUA PER SCOPI DIVERSI DA QUELLO IGENICO SANITARIO E POTABILE.
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