lunedì 7 dicembre 2020

UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO - COMUNICATO PCI - LAZIO



Stiamo vivendo, come crediamo sia evidente a tutti, una vera e propria rivoluzione totale che riguarda l'automatizzazione  dei mezzi di produzione e l'informatizzazione del lavoro, che non sarà solo smart working. Passata questa emergenza sanitaria legata alla pandemia nulla sarà come prima. Le aziende che non riusciranno ad adeguarsi ai nuovi modelli saranno tagliate fuori dal mercato e lo stesso dicasi per i lavoratori che non implementeranno le necessarie competenze. Questo processo, già iniziato, sarà irreversibile e porrà le nazioni di fronte a una sfida: la conoscenza.

Dovremo produrre uno sforzo finanziario notevole, investire in innovazione e ricerca e adottare politiche riformatrici, ammodernare e rendere più efficiente la macchina amministrativa per raccogliere ed affrontare al meglio questa sfida. Serve, altresì, un nuovo modello di sviluppo che sia basato su due pilastri fondamentali: imprese e lavoratori. In questo quadro la formazione del personale assume un importanza fondamentale, e in questo senso occorre utilizzare al meglio le risorse del Fondo sociale europeo, poiché nel passato, a causa della lentezza e dell' inefficienza della nostra burocrazia, sono state inutilizzate notevoli somme di denaro.

La prima rivoluzione copernicana dovrà riguardare, appunto, la nostra burocrazia, anche con cospicue assunzioni, indirizzandole nei vari livelli regionali e statali. Ma non sarà sicuramente questa classe politica dirigente,  che pure dovrà attrezzarsi, all'altezza per affrontare queste sfide. L'Italia ha bisogno di una svolta politica che le attuali forze presenti in parlamento non sono in grado di garantire, in quanto totalmente inadeguate.

il segretario regionale PCI - LAZIO

Oreste Della Posta

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