sabato 23 ottobre 2021

Situazione stabilimento ex FCA Cassino: il PCI incontra De Angelis! Siamo preoccupati per l'occupazione e per il futuro del sito produttivo.

 


Il giorno 21/10/2021 una delegazione del Partito Comunista Italiano ha incontrato nella sede istituzionale, il Presidente del Consorzio di Sviluppo Industriale di Frosinone on. Francesco De Angelis.

Il motivo dell’incontro richiesto e voluto dal segretario regionale Oreste Della Posta, unitamente al segretario provinciale del partito Bruno Barbona nasce dalla preoccupazione della situazione di crisi persistente presso lo stabilimento ex F.C.A.(ex FIAT) oggi Stellantis  di Piedimonte San Germano.

Dopo un’attenta analisi della situazione, nella condivisione delle preoccupazioni per il persistere dei problemi legati alla situazione industriale e occupazione sia diretta che relativa all’indotto, il presidente De Angelis ha assunto l’impegno di stilare un documento da sottoporre agli organi competente nella fattispecie al ministro competente per porre l’attenzione della crisi dello stabilimento, sui tavoli competenti.

Dal conto la delegazione del PCI si impegna a tenere alta l’attenzione sul tema al fine di tutelare il lavoro e l’attività produttiva della provincia non escludendo nuove iniziative e interventi.

Il segretario provinciale PCI

Bruno Barbona

martedì 12 ottobre 2021

NOI SIAMO CON GLI OPERAI, OGGI COME IERI

Lo eravamo ieri quando abbiamo scritto e gridato la nostra contrarietà alla  richiesta di 6,3 miliardi di prestito garantito dallo Stato Italiano, da parte dell’allora Presidente di FCA  (Fiat Chrysler Automobilies )  Elkan,  per la spudoratezza della finalità per la quale si richiede,  che non prevedeva il rilancio industriale, nei tanto meno la ricerca o l’innovazione, e nemmeno per  mettere in sicurezza l’azienda o per evitare la cassa integrazione a cui  FCA ricorre sovente, no nulla di tutto ciò, ma solo per poter elargire i dividenti agli azionisti.
Lo eravamo quando gridavamo la necessita di un piano industriale di rilancio del settore che prevedesse la necessità di innovare la tecnologia, per varare un piano di abbandono progressivo dei motori tradizionali.
Lo eravamo quando soprattutto nello stabilimento di Piedimonte c’era un continuo ricorso alla cassa integrazione facendo pagare agli operai l’incapacità aziendale per la continua perdita di parte del mercato.
Lo eravamo quando fu varata la nuova società Stellantis  nato dalla fusione del gruppo FCA con le francesi per dar vita al gruppo euro americano, perché temevamo e temiamo di dover pagare la crisi del settore più di tutti anche in considerazione della partecipazione al gruppo degli Americani da una parte creditori nei confronti del prestito verso il gruppo americano, e la  comproprietà dello stato Francese nel gruppo, il tutto senza nessun intervento dello stato italiano che potesse tutelare il settore dell’auto in Italia.
Lo siamo oggi a causa del  così detto “Senza lavoro” che dimostra l’incapacità di programmazione ma anche nei confronti delle scelte produttive di questo stabilimento che oggi fa registrare una flessione del 54,73 % in meno rispetto all’anno precedente che pone il marchio di Piedimonte tra gli ultimi del gruppo. 
Noi siamo con gli operai perché siamo comunisti e crediamo nella dignità del lavoro, per questo chiediamo un tavolo provinciale di confronto oggi prima che sia troppo tardi.

Il segretario provinciale PCI Frosinone 
Bruno Barbona 

mercoledì 6 ottobre 2021

Continua il caos TARI: sono rimasti esclusi molti cittadini con lievi riduzioni!

 


In questi giorni, passando dinanzi l’ufficio del concessionario dei tributi TRE ESSE, ho notato la presenza di diversi cittadini, che a causa del grande caos che si è generato per le bollette tari, chiedevano informazioni su come comportarsi.

In molti mi hanno fatto vedere le proprie bollette che seppur avevano ricevuto una lieve riduzione , parliamo dell’ordine dei 12 euro, non hanno potuto usufruire dello sconto del 30%. Sconto chevorrei sottolineare è stato possibile utilizzando 65.000 euro del bilancio del nostro ente e quindi con i soldi di tutti i contribuenti.

A questo punto chiediamo all’assessore ai tributi Di Nardi e al delegato al bilancio risi, responsabili di tutto il caos che si è generato con le bollette tari, di indicare a quanto ammonta, secondo il loro competente parere, questa famigerata “lieve riduzione” che allo stato attuale rimane a discrezione dell’operatore del concessionario.

Ancora una volta voglio ricordare che siamo di fronte alla più grande ingiustizia sociale dove il principio di imparzialità dei tributi viene letteralmente calpestato dal vergognoso silenzio dei nostri amministratori.

Ancora una volta vi segnaliamo le criticità che avete generato, nella viva speranza di poter risolvere i problemi dei cittadini che si ritrovano in questa situazione.

Il segretario del PCI AQUINO

PIETRO FERONE