mercoledì 31 marzo 2021

CUBA CI AIUTA CON I LORO MEDECI E IL GOVERNO ITALIANO LI RINGRAZIA MANTENENDO L'EMBARGO

      
Un anno fa, in clima di piena pandemia, eravamo alla prima ondata, con centinaia di migliaia di morti, e le colonne di camion militari che trasportavano bare, le mascherine erano introvabili come del resto i respiratori, vivevamo quella epidemia che di lì a poco sarebbe diventata pandemia.
 Sapevamo molto poco, e comunque molto meno di oggi, precisamente il 21 marzo 2020, da Cuba arrivarono in Italia 53 medici volontari per dare man forte ai colleghi Italiani della Lombardia, per affrontare insieme la battaglia contro quella pandemia che ancora oggi ci costringe a una vita di isolamento.
I medici Cuba in nome della solidarietà universale, andarono a Bergamo e a Lodi, al centro della zona maggiormente colpita in quel momento, mettendosi in gioco e rischiando la loro stessa vita per combattere un virus con il rischio di morire, a ottomila chilometri dal proprio paese dalle proprie abitazioni.
Da bravi Italiani, simpatia e commozione anche per la ripartenza, convenevoli di rito fino ai ringraziamenti che in modo vergognoso siamo riusciti a dare ai nostri amici medici, e a tutto il popolo cubano, a distanza di un anno approvando qualche giorno unitamente agli Usa, Francia, Germania, polonia Australia ecc.  la risoluzione dell’ONU per mantenere l’embargo contro Cuba, è opportuno ricordare che la risoluzione non cancellava l’embargo ma lo avrebbe sospeso temporaneamente, per alleviare le sofferenze della popolazione in questo periodo di Covid.
Come ormai avviene dal dopo guerra ad oggi, nel nostro Paese una politica senza morale, asservita agli Stati Uniti, continua ad affamare popolazioni contro le quali non abbiamo nessun motivo personale se non quello di obbedienza servile all’imperialismo Americano.
E’ scandaloso che tutti quelli che sono andati rivendicando l’orgoglio  del bel paese, oggi tacciono,  il primato Italiano non conta, l’autonomia e l’ostentazione del primato della forza  tanto caro alle  destre, non vale,  del resto questi signori che purtroppo ci rappresentano riescono ad essere forti con i deboli, e nello  squallore generale continuano a parlare bene e razzolare male, come con l’Egitto con cui si continuano a fanno affari d’oro con la vendita delle armi, nonostante le risoluzioni internazionali, salvo poi tentare di far credere che ci sta a cuore la Giustizia per Giulio Reggeni o l’espressione di solidarietà per Patrik Zaki.
 I cittadini Italiani non sono come voi, sanno essere riconoscenti, hanno ancora un’anima e una gentilezza d’animo che ci permette anche a nome di un governo e una classe politica di inetti egoisti di dire Grazie Cuba.   
                                                                                                F.to Bruno Barbona       

venerdì 19 marzo 2021

Continua la battaglia per ripristinare la democrazia nel Consiglio Comunale di Aquino

 Come annunciato ad Aquino la battaglia per l’affermazione del diritto all’esercizio democratico del ruolo di consigliere eletto e il ripristino dei diritti democratici continua.
Il consigliere Pietro Ferrone sostenuto dall’intero Partito Comunista sia a livello Provinciale che Regionale e Nazionale ha chiesto l’intervento del Prefetto di Frosinone, il quale già nella scorsa e analoga vicenda era intervenuto.
È utile in questa fase portare a conoscenza dell’autorità di governo della provincia la gravità della situazione amministrativa e dello stato di salute della democrazia.
Per quanto attiene l’intera vicenda continua la battaglia legale nei due fronti quello relativo alla determinazione di nullità dell’atto consiliare, del mancato rispetto dell'articolo 69 del Tuel, e al reintegro in rispetto dell’ordinanza del tribunale disattesa, inoltre verificheremo nelle opportuni sedi se vi sia un vero e proprio abuso di ufficio da parte dei consiglieri (in effetti gli 8 di maggioranza e il sindaco) che hanno approvato con il loro voto la delibera di decadenza.
Dal punto di vista politico questa vicenda ha determinato una riflessione generale relativamente allo stato sulla legge sull’elezione diretta dei Sindanci, e soprattutto sul riequilibrio dei poteri tra maggioranza e minoranza in assenza degli organi di controllo, progetto allo studio di questa federazione provinciale. 

Il segretario provinciale del PCI
BRUNO BARBONA

giovedì 18 marzo 2021

Il SINDACO DI AQUINO VOTA A FAVORE DELL’AUMENTO DELLE TARIFFE IDRICHE!

 



L'assemblea dei sindaci dell'Ato 5 ha approvato il nuovo piano tariffario che prevede un aumento rispetto al 2019 del 4,2% e per il 2021 del 3,7% sulle tariffe 2020, per il 2022 un ulteriore aumento del 3,3% rispetto al 2021 e nel 2023 una lieve diminuzione dell’1,3% rispetto alle tariffe per il 2022.

Anche il comune di Aquino, tramite il voto espresso dal nostro sindaco, ha approvato l’aumento delle tariffe idriche!

Quando si tratta di aumentare le tasse, tariffe e aliquote, il nostro comune è sempre in prima linea!

Vano è stato il tentativo del Sindaco di Cassino che aveva proposto un rinvio della votazione ma a maggioranza non è passato.

 Inoltre la mozione dei comuni di Atina, Settefrati, San Giorgio a Liri e Vicalvi - che hanno presentato una mozione per il blocco dei distacchi ed il riallineamento delle utenze disalimentate in relazione alla direttiva Area sulla pandemia non è passata per mancanza del numero legale, visto che i sindaci sono spariti dopo l'approvazione delle nuove tariffe".

il consigliere comunale eletto

Ferone Pietro


martedì 2 marzo 2021

Aquino: Un consiglio comunale illegale solo per cacciarmi di nuovo!

Evidentemente, ancora una volta, la priorità dei nostri amministratori, in questo periodo di pandemia e di grave crisi economica, è quella di estromettere Pietro Ferone dal Consiglio Comunale. Si è arrivati perfino a convocare un consiglio straordinario in presenza, con tanto di pubblico, nonostante il livello di emergenza elevato in zona arancione e DPCM vari che indicavano di tenere le riunioni a distanza salvo la SUSSISTENZA DI MOTIVATE RAGIONI.
Evidentemente cacciare "illegittimamente" il sottoscritto dal consiglio comunale costituiva una motivata ragione, superiore perfino alla grave crisi che si sta vivendo da oltre un anno e superiore perfino al rischio della salute dei presenti (distanze ridotte tra consiglieri, aula probabilmente non sanificata nello stesso giorno prima del consiglio, e mancata registrazione dei presenti tra il pubblico per un possibile tracciamento dei contagi).
Un consiglio comunale illegittimo in quanto non rispetta l'esito della sentenza della Corte di Appello di Roma che prevedeva il reintegro in consiglio comunale di Pietro Ferone.
Un consiglio comunale  illegittimo anche sul piano procedurale dove alla ragione ha prevalso la frenesia e la volontà ancora più esplicita dei nostri amministratori di cacciare il sottoscritto dal Consiglio. In poche parole un vero e proprio attacco alla democrazia e alla rappresentatività democratica del nostro paese.
Ancora una volta per  continuare a svolgere il mandato accordatomi dagli elettori sono costretto a vedere riconosciuto i miei diritti davanti al giudice ed è  per questo motivo che  ho dato ampio mandato al mio legale.
Ormai è chiaro che siamo difronte ad un vero e proprio accanimento nei miei confronti, dopo una sentenza esecutiva della Corte di Appello che ha disposto il mio reintegro in consiglio comunale.
 E questo solo per un motivo: impedire un'opposizione ferma e decisa.
Sono vittima di un atto di prepotenza e arroganza politica da parte di questa amministrazione che dall'atto dell'insiedamento ha perseguito solo ed esclusivamente un unico scopo: estromettermi dal consiglio comunale.

Il consigliere comunale eletto
Pietro Ferone