Ancora una volta, come del resto per questi 5 anni di
amministrazione Risi-mazzaroppi, si è costretti a richiedere l’anticipazione di
cassa alla banca popolare del Cassinate per far fronte alla mancanza di
liquidità in cui il comune versa per far fronte ad alcune spese esigibili con
scadenza di 30 giorni per un importo di circa 200.000 euro da versare ad Enel,
per il consumo di energia elettrica, all’Unione Cinquiecittà per i servizi
svolti, alla Saf di Colfelice per lo smaltimento dei rifiuti, ecc…
Ancora una volta sono stati richiesti 912.000 euro, ovvero
il massimo che l’ente può richiedere ovvero pari ai 3/12 delle entrate
accertate nel penultimo anno precedente inerente ai primi tre titoli del Conto
del Bilancio.
In parole povere il comune è costretto a chiedere un
prestito alla Banca che poi dovrà restituire per la somma effettivamente
utilizzata con i relativi interessi. Eppure la precedente amministrazione
Grincia aveva lasciato nelle casse comunali un “tesoretto” di circa 1 milione
di euro! Che fine ha fatto?
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone
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