Il 14 giugno scadranno gli ammortizzatori
sociali per 352 lavoratori della provincia di Frosinone (ex Videocon, ILVA,
Marangoni,ecc.) e saranno a reddito zero. Questo dramma che coinvolge oltre 350
famiglie non ha avuto nessuna risposta dalle forze politiche che governano la
nostra Regione nei vari livelli. Tutto ciò inserito in un quadro di 135.000
iscritti nelle liste di collocamento e una disoccupazione giovanile che è più alta di vari punti percentuali rispetto al
dato nazionale.
Noi Comunisti riteniamo necessaria
l'istituzione di un reddito minimo di dignità, com'era nel programma di governo
della Giunta Zingaretti per assicurare una forma di sostegno economico a quelle
famiglie che resteranno senza reddito.
Per i 352 lavoratori i comunisti propongono
un piano straordinario di lavori socialmente utili della durata di un anno
partendo dai comuni di residenza degli stessi e con Micro progetti di lavoro da
mettere in campo (ambiente-territorio-sociale).
I Comunisti propongono che nei ballottaggi
di domenica 19 si votino i sindaci che
si impegneranno a istituire il reddito minimo per i più bisognosi e
contemporaneamente, a livello nazionale, del reddito di cittadinanza.
In caso contrario i comunisti invitano ad
astenersi in quelle realtà dove nessuno si impegna in questa direzione che è la
vera emergenza della nostra provincia. Inoltre invitiamo i sindaci e le
istituzioni a vario titolo della nostra provincia il 14 giugno sotto la
Prefettura di Frosinone per far sentire
forte la loro solidarietà ed esprimere in modo inequivocabile il disagio della
nostra terra che si chiama disoccupazione e disperazione.
Ormai i lavoratori sono esasperati da
questa politica che non ha dato le dovute risposte e li ha lasciati senza
alcuna prospettiva di vita.
Il segr. Prov. PCd'I Frosinone
Della Posta Oreste
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