domenica 10 luglio 2016

ANCHE AD AQUINO "RINASCE" IL PCI.

L’obiettivo che ci poniamo è di riappassionare alla politica i tanti comunisti oggi delusi e convincere i tanti giovani che oggi non vedono nella politica il mezzo del cambiamento, che invece la politica deve essere strumento per avere risposte e una prospettiva di vita migliore. Tutte le conquiste ottenute per i lavoratori con le mobilitazioni sociali e le battaglie istituzionali organizzate dal PCI sono venute meno, a partire dallo Statuto dei lavoratori, svuotato della propria efficacia, fino ad arrivare oggi, alla reintroduzione del caporalato attraverso i voucher.
. Un partito che riviva innanzitutto nei luoghi di lavoro, che raccolga persone credibili, che siano riferimento per colleghi e compagni di studio, in cui la costruzione e l’organizzazione siano la priorità. Un partito in cui la presenza istituzionale sia un mezzo per rappresentare le istanze dei lavoratori e non il fine per rispondere alle ambizioni di alcuni. Un partito che rappresenti un’alternativa reale al sistema, che voglia superare lo stato di cose.
Ed è così che dopo l'Assemblea Costituente di Bologna anche il Partito Comunista d'Italia di Aquino aderisce all'unanimità al nuovo Partito Comunista Italiano.
È da registrare che in questi giorni si è formato un gruppo di giovani che hanno deciso di aderire alla Federazione Giovanile Comunisti Italiani e questo per noi rappresenta il miglior modo di iniziare questo nuovo percorso che grazie a questi giovani assumerà ancora più importanza.
Sicuramente il nostro compito è quello di ridare loro una speranza e il futuro che gli è stato miseramente tolto dalle politiche portate avanti da Renzi e da tutto il PD che ha costretto i nostro giovani "a fare la valigia" per emigrare verso altri Paesi Europei con la prospettiva di un lavoro sicuro.
Sicuramente occorre ripartire da tutti quei lavoratori che oggi hanno perso il proprio posto di lavoro e ad età avanzata si ritrovano senza una speranza di ricollocazione, senza alcun ammortizzatore sociale, e di conseguenza senza una minima forma di reddito. Lavoratori a cui è stata tolta la propria dignità e che sono stati abbandonati miseramente al proprio destino proprio da chi in campagna elettorale prometteva loro un intervento e la costituzione di un reddito minimo garantito.
Ecco perché oggi, ancor più di prima, c'è bisogno di un grande e forte partito Comunista.
Infine ringraziamo il signor Peppe Murro per la foto storica allegata all'articolo della vecchia sede del P.C.I. di Aquino sezione A.Gramsci in Piazza San Tommaso. Una foto che per i compagni più anziani farà rivivere le emozioni di una volta, delle lotte di allora, e che sia di auspicio per tutti i compagni più giovani (compreso il sottoscritto) che di quella storia, per cause anagrafiche, non l'hanno vissuta.
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone

1 commento:

  1. Bei tempi quelli...... Ero anche giovane però lascio mio fratello!!!

    RispondiElimina