Via libera alla consultazione popolare sulla cancellazione dei voucher con la soppressione delle norme relative al Buono per il lavoro accessorio e sull’abrogazione delle leggi che limitano la responsabilità in solido di appaltatore e appaltante, in caso di violazioni nei confronti del lavoratore.
La Corte costituzionale ha però dichiarato non ammissibile il quesito del referendum proposto dalla Cgil sul Jobs Act, quello appunto che chiedeva una consultazione popolare sul ritorno della norma che prevedeva il reintegro in caso di licenziamento illegittimo. La riforma del lavoro del governo Renzi aveva cancellato la previsione contenuta nello Statuto dei lavoratori, sostituendo l’obbligo per l’azienda di reintegrare il lavoratore licenziato illegittimamente con il pagamento di un indennizzo. Ricordo che il quesito bocciato dai giudici costituzionali mirava a riportare l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori quasi alla versione originaria ovvero a prima che la legge Forno e il Jobs Act ne limitassero fortemente l'applicazione sotto il profilo del reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente. Inoltre il quesito proposto mirava ad estendere le tutele anche ai lavoratori assunti nelle imprese sopra i 5 dipendenti anziché 15 come era in origine.
La bocciatura scongiura il riflesso politico ritenuto più probabile, stando alle indiscrezioni delle scorse settimane e alle dichiarazioni del ministro del Lavoro Giuliano Poletti: le elezioni anticipate.
Via libera della Consulta agli altri due quesiti, che riguardano la cancellazione dei voucher con la soppressione delle norme relative al Buono per il lavoro accessorio e l’abrogazione delle leggi che limitano la responsabilità in solido di appaltatore e appaltante, in caso di violazioni nei confronti del lavoratore.
La CGIL in compenso non si arrende e sta valutando il ricorso alla Corte europea per ripristinare i diritti contro i licenziamenti.
C'è da dire che il 2017 inizia con il tema del LAVORO e con due referendum da mettere in calendario. Bisogna continuare a lottare per cancellare la vergogna del Jobs Act voluto dal governo Renzi e ripristinare lo Statuto dei Lavoratori rimasto orfano dell'articolo 18.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
venerdì 13 gennaio 2017
SI AL REFERENDUM SU VOUCHER E RESPONSABILITÀ SOLIDALE. BOCCIATO QUELLO SUL JOBS ACT
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