Le parole "risoluzione contrattuale" e "messa in mora del gestore" sono circolate a iosa sui vari quotidiani locali e sui social network nei primi mesi dell'anno. Ogni primo cittadino, compreso il Sindaco di Aquino (membro anche della Consulta d'ambito) ha ottenuto mandato dai rispettivi Consigli di votare all'Assemblea dei Sindaci del 18 febbraio a favore della risoluzione contrattuale. Sono stati concessi ad ACEA 180 giorni di tempo per sopperire alle inadempienze accertate nel corso degli anni. Sappiamo tutti cosa è successo durante l'assemblea dei Sindaci e le irregolarità commesse nella fase di votazione dei due punti all'ordine del giorno.
Nel frattempo nel nostro paese, così come nei paesi limitrofi (Piedimonte S.G. e Castrocielo) si sono registrati problemi legati alla carenza di flusso idrico, anche per diversi giorni, a testimonianza di quanto detto in piazza San Tommaso si poteva facilmente notare un autobotte con acqua potabile a disposizione dei cittadini in difficoltà. I problemi ci sono e nulla sembra essere cambiato dal 18 febbraio ad oggi. Diversi sono stati gli annunci divulgati su Facebook dallo stesso Sindaco di Aquino per avvisare i cittadini della mancanza di acqua a riprova di quanto detto.
Nelle ultime dichiarazioni di MAZZAROPPI appare evidente un netto cambio di strategia della consulta d'ambito appiattita sulle posizioni di Pompeo. Riporto testuali parole:"Credo che per costruire un rapporto sereno e leale tra Acea e Territorio si debba partire dal passato, affrontare il quotidiano, pianificare il futuro e rivedere le sofferenze che hanno portato i Comuni ad avere una posizione di conflitto con il gestore. Intendo dire che se le carenze ci sono state e sono certificate, vanno riviste determinate strutture sulla base delle quali Acea ha finora operato. Insieme bisogna prospettare e disegnare un futuro che vada incontro alle esigenze dei cittadini nel rispetto del legittimo diritto dell’azienda di avere i suoi ricavi per il servizio che offre»".
Si cittadini di Aquino e di tutta la ciociaria:avete capito bene! Altro che risoluzione contrattuale! MAZZAROPPI auspica di pianificare un futuro con ACEA! E questo secondo voi vi sembra un gestore messo in mora? Che fine ha fatto il nostro Che Guevara dell'acqua che tanto si vantava di aver contestato da sempre ACEA? Che fine ha fatto quel Sindaco che doveva intraprendere nei confronti del Gestore tutte le iniziative volte ad ottenere la risoluzione?
Infine concludo con una proposta lanciata da Mario Antonellis del COCIDA:
Bisogna riconoscere però che l’iniziativa velleitaria di Pompeo ha un pregio e cioè quello di ELIMINARE alla RADICE LE AMBIGUITA’.
CHIEDIAMO quindi formalmente A TUTTI I SINDACI dell’ATO5 DI CHIARIRE LA LORO POSIZIONE NEL MERITO DELLA PROPOSTA DI POMPEO.
E’ chiaro che chi non si dissocierà , a brevissimo giro, entrerà, se ancora non ne fa parte nella categoria dei “Sindaci Ignavi”.
Soprattutto chi non si dissocierà non potrà distinguersi dai RESPONSABILI della proliferazione di questo scandalo.
E’ del tutto evidente che SONO già ESONERATI DA QUESTO OBBLIGO i Sindaci di FERENTINO E AQUINO perché hanno fatto sapere con dovizia di particolari i loro pareri. Sono i primi della Black List.
Ancora una volta ecco la coerenza del nostro Sindaco! Cittadini riflettete! La verità è una sola: con questi personaggi ACEA avrà i decenni contati (non i giorni).
Il segretario del PCd'I Aquino
Pietro Ferone
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