In Italia ormai è chiaro a tutti che lo schieramento politico è egemonizzato e totalizzato da concetti di destra con tendenze demagogiche e populiste. Possiamo sicuramente considerare la destra liberista asservita al grande capitale finanziario europeo ed internazionale che è quella che si riconosce nel partito di Renzi.
La seconda forma di destra che si sta espandendo in tutta Europa è quella populista che trova nella Lw Pen in Francia, in Salvini e Fratelli d'Italia l'espressione politica che trova facile presa in una società spaventata e disorientata da bisogni materiali.
La terza forza di destra è quella qualunquista del M5S che afferma: né di destra e né di sinistra come del resto ha ribadito un suo esponente di spicco l'onorevole Di Battista.
A questo punto è chiaro che il problema non è di chi si colloca a destra, visto l'ampia offerta e le varie opzioni che ha a disposizione; il problema è di chi a sinistra, essendo il panorama politico molto più limitato, e non avendo, dunque, la stessa possibilità di scelta.
Noi Comunisti riteniamo che la sinistra per tornare ad essere punto di riferimento si debba concentrare su due temi fondamentali ovvero: LA PACE E IL LAVORO.
Si può essere di sinistra appoggiando le guerre che la NATO e la politica USA portano avanti?
Noi riteniamo di NO e crediamo che per una politica di pace occorre favorire il dialogo tra i popoli e contrastare queste politiche guerrafondaie.
Si può essere di sinistra abolendo l'Articolo 18?
Noi riteniamo di NO. Una politica di sinistra seria sul lavoro si può concepire solo con maggiori diritti e tutela sul lavoro, un salario dignitoso e mettere al centro dello sviluppo produttivo il lavoratore.
Noi Comunisti su questi temi fondamentali siamo disponibili al confronto con tutti quelli che si riconoscono in questi valori per costruire un ampio schieramento ed affrontare in modo unitario le prossime elezioni. Se non ci saranno le condizioni i Comunisti si presenteranno da soli con il proprio simbolo e il proprio nome, segno di una tradizione che speriamo ricominci.
Il segretario del PCI FROSINONE
ORESTE DELLA POSTA
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