sabato 31 dicembre 2016

UN OCCASIONE PERSA PER IL PAESE. SOLIDARIETÀ AGLI ORGANIZZATORI.

Il Partito Comunista Italiano di Aquino sezione A.Gramsci esprime piena solidarietà agli organizzatori delle manifestazioni natalizie e in particolare a chi si era adoperato per il veglione di fine anno da svolgere in Piazza San Tommaso. Praticamente un' occasione persa a discapito del Paese e dei cittadini.
Da rimarcare, tra i vari eventi programmati, anche la serata dedicata ad Amatrice e a tutte quelle persone che stanno vivendo il dramma della perdita dei loro cari e della propria casa.
Siamo nettamente contrari a certi "tipi" di meccanismi che hanno impedito il regolare svolgimento delle iniziative programmate per le festività natalizie in quanto fin da sempre non ci siamo mai opposti ad iniziative socioculturali che rappresentano per noi un valore aggiunto per la crescita del nostro paese. Anzi siamo stati noi i primi ad aver subito un simile trattamento!
Occorre fare chiarezza su questa vicenda che onestamente sta degenerando sui vari social network e si dovranno accertare le eventuali cause e responsabilità che hanno portato ad annullare il veglione di fine anno in Piazza San Tommaso.
Da parte nostra ci sarà  piena disponibilità per fare luce su questa vicenda in quanto non riteniamo giusto accusare persone e/o eventuali gruppi politici di un simile gesto soprattutto senza un minimo di prova.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

giovedì 29 dicembre 2016

AUGURI PER UN BUON 2017. SUBITO REFERENDUM SU JOBS ACT VOUCHER

La sezione A.Gramsci di Aquino del Partito Comunista Italiano augura a tutti i cittadini un buon 2017.
Un pensiero particolare va a chi ancora oggi sta soffrendo il dramma della disoccupazione e dei licenziamenti, a chi sta lottando per la difesa del proprio lavoro e dei propri diritti e di quelli delle generazioni future, ai giovani che ormai delusi si rassegnano nella ricerca di un lavoro.
Togliere il lavoro ad un uomo equivale a toglierli la propria dignità.
Aspettiamo impazienti l'ammissibilità dei tre quesiti referendari proposti dalla CGIL
inerenti all'abolizione dei voucher, del Jobs Act e sulle responsabilità solidali in modo da dire ancora un forte NO  a questo Governo che ha letteralmente distrutto il mondo del LAVORO e ha tolto il futuro ai giovani. Quindi un 2017 pieno di speranze e di riconquiste dei diritti persi con la speranza di riscrivere un nuovo statuto dei lavoratori.

Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone

sabato 24 dicembre 2016

CENA SOCIALE PCI FROSINONE - PER IL LAVORO E CONTRO L'IMPERIALISMO!

Si è svolta ad Aquino, il giorno 22 dicembre 2016 presso l'agriturismo "LE RAVICELLE", la tradizionale cena sociale del Partito Comunista Italiano federazione di Frosinone.
Come ogni anno l'appuntamento si ripete! Quest'anno abbiamo voluto rimarcare due temi che sono alla base del programma del Partito Comunista Italiano ovvero il LAVORO e la lotta contro L'IMPERIALISMO.
La nostra provincia risulta essere, rispetto alle altre della regione Lazio, quella con il tasso di disoccupazione più alto sopratutto per quanto riguarda il dato giovanile. Ogni giorno assistiamo a chiusure di fabbriche, di piccole imprese, artigiani sempre più esasperati e soprattutto famiglie che sono rimaste senza reddito a causa della fine degli ammortizzatori sociali.
Solo parole e promesse da parte del presidente della regione Lazio ma ancora all'orizzonte non si vede nulla. Intanto queste famiglie, questi lavoratori e i disoccupati della nostra provincia anche quest'anno passeranno un brutto Natale. Togliere il lavoro ad un uomo significa togliereli la propria dignità! Per questo motivo lanciamo un forte appello a Zingaretti affinché nel più breve tempo possibile si possa garantire a queste persone una forma di reddito garantito. Riteniamo che questo sia giusto e indispensabile per rilanciare un minimo di economia nella provincia di Frosinone che pian piano sta morendo.
Un pensiero va anche alle vittime siriane, in particolare a quelle di Aleppo, che sono alle prese con una guerra impetialista da parte degli Stati Uniti e dell'Europa. Lo scenario si ripete: prima in Iraq con Saddam,  poi in Libia con Gheddafi e ora in Siria con Assad. La motivazione sempre la stessa.
Infine il Partito Comunista Italiano augura a tutta la cittadinanza di Aquino e della provincia di Frosinone un Buon NATALE.

IL SEGRETARIO DEL PCI AQUINO
PIETRO FERONE

giovedì 22 dicembre 2016

MAZZAROPPI NON RISPETTA IL MANDATO DEL CONSIGLIO COMUNALE. ERA ASSENTE ALL'ASSEMBLEA DEI SINDACI.

Con l'assenza all'assemblea dei sindaci, dove si è discusso il futuro del gestore idrico e se approvare le tariffe per il costo dell'acqua, mazzaroppi risulta assente. Praticamente il nostro sindaco ha deciso di non decidere e soprattutto di non rispettare il mandato del Consiglio Comunale che aveva definito la posizione da assumere nei confronti di ACEA indicando al sindaco o suo delegato di votare per la risoluzione contrattuale.
Troppo facile dire "io ero assente". Troppo facile non partecipare alle decisioni e scaricare le responsabilità sui presenti. Troppo facile dire che il voto di Aquino era irrilevante dopo che il "dado era stato tratto".
La verità è una sola: all'assemblea decisiva per la risoluzione contrattuale mazzaroppi ha volutemente deciso di rimanere un semplice  spettatore. Poteva tranquillamente delegare qualche consigliere o assessore in caso di "legittimo impedimento" ma evidentemente  tutti erano impegnati tra una festa e un'altra, tra un Barbiere di Siviglia e una befana, a scrivere delibere e determine di finanziamento e contributi natalizi  alle varie associazioni.
E mentre i cittadini già duramente tartassati dall'aumento delle tasse, dalle bollette di ACEA piene di conguagli e rincari, dal conguaglio della TARI, dall'aumento dell'addizionale IRPEF che ha colpito tutti i salari e le pensioni dei cittadini di Aquino voluti da Risi & Company, devono anche vedere i nostri ben pagati  amministratori assenti nelle assemblee dove si decidono le sorti della collettività. Ricordo ancora per l'ennesima volta che Sindaco, assessori e presidente del consiglio costano all'intera collettività più di 74.000 euro all'anno.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.

martedì 20 dicembre 2016

AUMENTA IL COMPENSO PER DIRETTORE E CONSERVATORE DEL MUSEO. ANCHE A RUFFINO FRANCO PAGATA L'INDENNITÀ PER L'ANNO IN CORSO.

Nonostante il periodo di grande crisi economica,la disoccupazione dilagante soprattutto per i giovani della nostra provincia, la crisi delle piccole e medie imprese compreso gli artigiani, ci sono nel nostro paese diversi persone a cui vengono riconosciuti compensi e aumenti.
Per esempio in questo periodo con determina N°322 del 16 dicembre 2016 viene liquidato il compenso della funzione di Nucleo di Valutazione per il Sig. Franco Ruffino per un importo pari a 2.299 euro - addirittura c'è a chi viene riconosciuto anche un aumento salariale come per esempio al direttore del museo e al  conservatore che da 4.000 euro andranno a percepire 4.500 euro cadauno all'anno (vedi delibera N°181 del 16 dicembre 2016).
Bisogna ricordare che nella passata amministrazone Grincia il museo era gestito un unico direttore con un compenso annuo, se non erro, di euro 2.500. Oggi la spesa ammonta a euro 9.000.
Intanto vorrei ricordare ai cittadini che questa è stata un amministrazione che fin da subito ha applicato tariffe massime sui tributi  e in particolare sull'addizionale IRPEF che si attesta allo 0,7% e soprattutto questa è stata un amministrazione che fin da subito, tra i primi provvedimenti adottati, ha reintrodotto l'indennità di carica per Sindaco e Assessori al massimo di quanto previsto dalla legge. Non contenti hanno ripristinato anche la figura del presidente del consiglio logicamente retribuito.
Praticamente più tasse per i cittadini e più indennità per i nostri amministratori!
A proposito gli auguri di Natale da parte dell'attuale amministrazione arriveranno per posta insieme al conguaglio della Tassa sui rifiuti TARI in scadenza fra pochi giorni.
Per quanto riguarda le somme spese per il periodo natalizio e il loro utilizzo seguirà un articolo molto dettagliato.
Cittadini riflettete e Buon Natale a tutti!

Il SEGRETARIO DEL PCI AQUINO
PIETRO FERONE

lunedì 19 dicembre 2016

CENA SOCIALE PCI. AQUINO 22 DICEMBRE

Il Partito Comunista Italiano, federazione di Frosinone, organizza per il giorno 22 dicembre ore 20:30 una cena sociale di autofinanziamento in occasione per le festività natalizie.
Un occasione per stare tutti insieme e per scambiare gli auguri.
L'appuntamento è alle ore 20:00 ad Aquino in Piazza San Tommaso per poi spostarci presso l'agriturismo Le Ravicelle.
Invitiamo tutte le compagni e i compagni a partecipare.
Per info e prenotazioni rivolgersi a Pietro Ferone 3282839807

giovedì 15 dicembre 2016

REFERENDUM SOCIALI A RISCHIO SLITTAMENTO! ECCO IL NUOVO SPAURACCHIO DEL PD!

La Corte Costituzionale è chiamata ad esprimersi nei prossimi giorni per validare o meno l'ammissibilita dei tre quesiti referendari proposti dalla CGIL con un numero di firme superiore a 3 milioni e 300 mila. Ricordiamo che i quesiti proposti riguardano il LAVORO e in particolar modo i diritti dei LAVORATORI che dopo dell'introduzione del Jobs Act e la conseguente abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori hanno ricevuto un duro colpo.
Una riforma quella del LAVORO che non ha portato i risultati sperati ma che invece ha ridotto di gran lunga i diritti dei lavoratori conquistati con duri anni di lotta dai nostri padri. Il lavoro che oggi giorno sta diventando sempre più precario e sottopagato, un utilizzo dei voucher sconsiderato che spesso sfoga in evasione e lavoro nero, una disoccupazione dilagante sopratutto nel Meridione e il disagio sociale  sono i veri campanelli di allarme di questo sistema che è giunto al collasso.
Le ultime dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti non lasciano ben sperare visto che i tre quesiti referendari rappresentano un vero e proprio "spauracchio" per Renzi e il PD soprattutto dopo la severa bocciatura ottenuta nel referendum del 4 dicembre. Andare a votare subito con l'unico scopo di far slittare i referendum di un anno è una cosa vergognosa e rappresenta un ulteriore presa per i fondelli per milioni di Italiani che allo stato attuale sono precari e/o disoccupati, per i giovani ai quali è stato tolto letteralmente il futuro, per tutti quei lavoratori che ancora non riescono ad andare in pensione dopo il disastro procurato dalla riforma Fornero.
Occorre ripartire con un fronte sociale di sinistra che riesca a riportare al centro del dibattito politico le questioni del LAVORO e della difesa dei diritti dei  lavoratori.
Da sempre abbiamo avuto nel nostro simbolo la "falce" e il "martello", simbolo del LAVORO e dei LAVORATORI, e oggi ancor più di ieri abbiamo bisogno di un Partito Comunista più forte. Se pensate che in un colpo solo siamo tornati indietro di 50 anni senza tutele e diritti nei luoghi di lavoro. Vi sono i nuovi contratti denominati a tutele crescenti ma se ci pensiamo bene già erano presenti nell'antica Roma dove da schiavo si passava ad una condizione di semilibertà per poi un giorno raggiungre lo status di liberi.
Ecco perché è importante tornare a votare comunista per dare maggiore forze al fronte popolare di Sinistra e di massa.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

martedì 13 dicembre 2016

PASSA LA RISOLUZIONE CONTRATTUALE. MAZZAROPPI ASSENTE DECIDE DI NON DECIDERE!

Oggi 13 dicembre 2016 - una giornata storica e decisiva - che pone la parola fine alla gestione idrica di ACEA nella nostra provincia. Un ringraziamento va sicuramente a Mario Antonellis che da sempre insieme ai diversi comitati e coordinamenti presenti sul territorio per la difesa dell'acqua pubblica hanno contribuito pesantemente verso questa risoluzione contrattuale.
Ma se da una parte ci sono stati sindaci che oggi hanno scelto di essere determinanti tramite il loro voto per la risoluzione contrattuale dall'altra parte c'è chi, come Mazzaroppi, ha deciso di non decidere. Evidentemente l'assenza del sindaco di Aquino o di un suo delegato era la scelta più comoda da prendere in quanto da una parte vi erano i sindaci del PD con Pompeo in testa nettamente schierati contro la risoluzione contrattuale e dall'altra migliaia cittadini ciociari infuriati per le bollette da capogiro che sono state recapitate oltre ai continui disagi e carenze di acqua (tra cui anche tanti di Aquino).
Che fare? Rimanere  in  linea con le scelte del Partito, ovvero il PD, o votare a favore della risoluzione contrattuale?
Troppo facile dire io non c'ero! Troppo facile scaricare eventuali colpe sui presenti coscienti del fatto che oggi tutti i sindaci avevano gli occhi puntati addosso.
Ma ecco come hanno votato i sindaci:
A favore della risoluzione e quindi per mandare via Acea hanno votato in 33:
Frosinone, Cassino, Sora, Alatri, Ceccano, Pontecorvo, Monte San Giovanni Campano, Castro dei Volsci, Paliano, Boville Ernica, Fiuggi, Roccasecca, Cervaro, Ripi, Pofi, Alvito, San Giorgio a Liri, Sant’Elia Fiumerapido, San Donato Valcomino, San Vittore del Lazio, Pico, San Giovanni Incarico, Arnara, Casalvieri, Coreno Ausonio, Guarcino, Picinisco, Rocca d’Arce, Serrone, Settefrati, Strangolagalli, Torre Cajetani e Vallerotonda.
Contro la risoluzione e quindi per mantenere il rapporto con Acea hanno votato in 16:
Anagni, Ferentino, Veroli, Isola del Liri, Ceprano, Esperia, Belmonte Castello, Fontana Liri, Fontechiari, Posta Fibreno, Fumone, Patrica, Sgurgola, Piglio, Terelle, Vico nel Lazio.
Assenti alla votazione:
Arpino, Arce, Colfelice, Aquino, Castrocielo, Colle San Magno, Piedimonte San Germano, Villa santa Lucia, Vallemaio, Acquafondata, Viticuso, Atina, Pignataro Interamna, Castelnuovo Parano, Ausonia, Sant’Ambrogio, Sant’Andrea, Sant’Apollinare, Broccostella, Castelliri, Campoli Appennino, Gallinaro, Casalattico, Pescosolido, Villa Latina, Acuto, Collepardo, Falvaterra, Supino, Morolo, Pastena, Santopadre, San Biagio Saracinisco, Torrice, Trivigliano, Vicalvi. Campodimele.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

UN FRONTE DI SINISTRA POPOLARE E DI MASSA. COMITATO CENTRALE DEL PCI

La grande vittoria del NO al referendum dello scorso 4 Dicembre – alla quale il PCI ha dato, su scala nazionale, il proprio contributo unitario – può inaugurare una nuova fase di cambiamento sociale e politico. La vittoria del “NO” va anche e certamente interpretata, oltre che come difesa della Costituzione e della democrazia, anche come un atto di accusa, di massa, alle politiche liberiste, antidemocratiche e antipopolari imposte dall’Ue e assunte e praticate in Italia innanzitutto dal PD e dal governo Renzi.

Di fronte a quest’esito, l’incarico a Gentiloni e la riproposizione dell’asse governativo renziano per il nuovo esecutivo appare una provocazione inaccettabile. E’ necessaria l’adozione immediata di una legge elettorale proporzionale pura, con cui chiamare subito il popolo alle urne. E’ a partire da tali constatazioni che il PCI respinge, come progetto sbagliato e di retroguardia, la proposta dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, volta a ricomporre il centro sinistra, trascinando nell’accordo con il PD i comunisti e la sinistra italiana.

Ma è proprio a partire dall’attuale natura politica del PD – che non casualmente ha cercato con il “Sì” al referendum una stretta autoritaria in grado di offrirsi come cavallo di Troia politico-istituzionale dell’intero impianto liberista dettato dalla Ue – che il PCI, le altre forze comuniste e la sinistra del nostro Paese debbono respingere inequivocabilmente la proposta Pisapia che, se assunta e praticata, suonerebbe come campana a morto dell’intero fronte della sinistra italiana.

I grandi eventi, che si susseguono nel mondo ed in Europa, dimostrano che i popoli messi in sofferenza dall’ormai trentennale processo di mondializzazione imperialista, sia pur con esiti aperti e, spesso, contraddittori, denunciano comunque le politiche liberiste disseminate ovunque da questo stesso processo di mondializzazione.

Come si è già visto in occasione dei referendum in Francia e nei Paesi Bassi, che bocciarono la costituzione dell’Ue, quando i popoli sono chiamati ad esprimersi respingono le politiche neoliberiste. Più recentemente fenomeni di segno anche diverso, come la Brexit, le minacciose ascese delle forze di destra in Europa, il successo del M5S in Italia (Movimento non certo sovrapponibile alle destre europee, ma attraversato da profonde contraddizioni), la vittoria di Trump negli Usa hanno evidenziato una tendenza internazionale e di fase che, se non trova forti punti di riferimento a sinistra, può consegnare il consenso alle forze populiste, nazionaliste e reazionarie.

I comunisti e le forze della sinistra italiane, a fronte di tale pericolo e nell’esigenza di ricostruire i legami sociali e riconsegnare ai lavoratori, alle lavoratrici e alle masse popolari un punto di riferimento di sinistra e di classe, hanno di fronte a sé come unica strada quella di unirsi in un Fronte di sinistra, popolare e di trasformazione sociale, indipendente dal PD e volto alla lotta contro le politiche liberiste della Ue, del grande capitale italiano e contro le spinte belliche degli USA e della NATO.

Il Partito Comunista Italiano, nel ribadire il proprio impegno a consolidare la propria presenza organizzata e il proprio radicamento sociale nel Paese, si dichiara immediatamente pronto a lavorare con le altre forze comuniste e di sinistra per la costruzione in Italia di un ormai non più rimandabile Fronte di sinistra, popolare e di massa, che ponga come priorità, ora che l’attacco alla Costituzione è stato respinto, l’applicazione integrale della stessa Carta costituzionale, a partire dai suoi assi centrali volti alla difesa del lavoro, dei diritti sociali e della pace.

Roma 11 dicembre 2016

venerdì 9 dicembre 2016

UN PIANO DI EMERGENZA COPIA-INCOLLA DA QUELLO DI AUSONIA.

COPIA CONFORME – E’ praticamente identico dal primo all’ultimo articolo a quello del comune di Ausonia, perfino gli stessi errori di ortografia o di battitura, l'unica cosa che li differenzia è la numerazione diversa degli articoli. A testimonianza di quanto detto viene riportato tra l'elenco dei Consiglieri Comunali di Aquino anche una Consigliera di Ausonia. Ben venga che ci si ispiri al regolamento di un altro ente locale in una materia nella quale qualcun altro abbia già affrontato il tema, sarebbe del tutto normale. Ma addirittura arrivare ad una copia “spiccicata” di un documento di un altro Comune non è che sia così edificante. Non fosse altro per il fatto che altre persone, tecnici, consiglieri ad esempio, abbiano lavorato giorni, settimane o mesi per approntare il regolamento. Ignari del fatto che il loro lavoro sarebbe stato “trafugato” in tutto e per tutto.
In sede di Consiglio Comunale era stato chiesto dalla Consigliera De Carolis di rinviare l'approvazione del documento dopo averlo fatto correggere e adeguare alle esigenze del nostro paese, ma la maggioranza ha ritenuto di approvare il documento anche davanti l'imbarazzante evidenzia dei fatti. Il Sindaco si giustifica che il tutto è dovuto a un mero refuso, ovvero per meglio dire un errore di distrazione o di battitura. In effetti l'errore c'è stato infatti per 10.000 euro, tanto è costato la realizzazione del Piano di Emergenza, non hanno avuto nemmeno l'accortezza di rileggere il copia-incolla e cancellare eventuali traccie che potessero ricondurre a quello di altro Comune.
Come fa a sostenere il Sindaco che grazie a un piano copiato i cittadini di Aquino "sono più al sicuro"?
Come fa a dichiarare che per la prima volta nella sua storia Aquino si dota di uno strumento fondamentale è importante, addirittura indispensabile, che aiuta ad eliminare o contenere possibili rischi se il Piano è quello del Comune di Ausonia che ha diversa morfologia e posizione rispetto al nostro Comune?
Vorrei ricordare al nostro Sindaco che anche il Comune di Accumoli, dove la caduta del campanile ha ucciso un'intera famiglia, aveva il suo piano di protezione civile pubblicato sul suo sito Internet istituzionale. Però il documento è stato copiato integralmente da quello di Amatrice, comprese l'intestazione, le vie, le piazze, i nomi dei referenti, le caratteristiche del territorio. Un errore oppure un maldestro copia-incolla che è sfogato in tragedia.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE


Ecco un esempio del copia incolla, una prova che quanto detto corrisponde a verità.

mercoledì 7 dicembre 2016

E ORA DICIAMO NO A JOBS ACT,VOUCHER E ALLE LIMITAZIONI DELLE RESPONSABILITÀ SOLIDALI.

Adesso ci sono tre nuovi quisiti proposti dalla CGIL, che ha raccolto 3 milioni e 300 mila firme, che riguardano l'abrogazione dei VOUCHER - la reintroduzione dell'ARTICOLO 18 - e la responsabilità solidale degli appalti.
Entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare il giudizio di ammissibilità della Corte di Cassazione, e se sarà positivo, toccherà al Parlamento decidere la data dei referendum.
Il quesito sui VOUCHER punta all'abolizione dei buoni nati per le prestazioni di lavoro saltuarie che negli ultimi anni sono cresciute a livello esponenziale determinando un uso distorto che spesso si traduce in forme di sfruttamento e lavoro nero.
Il quesito sull'articolo 18 chiede la reintroduzione dello stesso esteso anche alle aziende che hanno più di 5 dipendenti, il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa.
Infine per il terzo quesito si chiede l'abrogazione delle norme che imitano le responsabilità solidali  degli appalti in modo da difendere i diritti di quei lavoratori assunti dalle ditte subappaltatrici. In poche parole si andrebbero a tutelare tutti quei lavoratori che si troverebbero senza lavoro se la loro ditta subappaltante fallisca destinando le responsabilità sulla azienda appaltante.
Ora il fronte del NO che con il 60% dei voti ha bocciato nettamente le politiche messe in atto dal Governo Renzi deve sforzarsi per ripristinare le tutele e i diritti dei lavoratori spazzati via dal Jobs ACT.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

lunedì 5 dicembre 2016

AD AQUINO STRAVINCE IL NO CON IL 74% DEI VOTI.

La provincia di Frosinone si conferma in linea con le regione del Sud dove la percentuali di voti per il NO supera abbondandemente la media nazionale che si attesta sopra al 59%.
In particolare ad AQUINO il NO trionfa con il 73,88% dei voti confermandosi tra i primi dieci comuni della nostra provincia con la percentuale più alta nonostante un'amministrazione comunale, ovvero sindaco e qualche assessore tesserato,nettamente a trazione PD.
Un voto che ha confermato il disappunto dei cittadini italiani nei confronti del Governo Renzi e delle politiche neoliberiste imposte dal'Europa che di fatto stanno affamando lavoratori e pensionati. Per quanto riguarda il Lavoro nulla è stato fatto per combattere la grave crisi occupazionale che attanaglia il Paese.
Anche i cittadini di AQUINO hanno confermato la volontà di non stravolgere la nostra Costituzione. Chiediamo solo di farla applicare!
Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi.
Cit. Enrico Berlinguer.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

domenica 4 dicembre 2016

TABELLONE DI OGGI DOMENICA 4 DICEMBRE 2016

Per chi non ha avuto la possibilità di leggere il tabellone del Partito Comunista Italiano di Aquino inerente ai vari incarichi e all'aggravio delle spese di progettazione dell'ampliamento del cimitero comunale lo riproponiamo in questo post.
Buona lettura.

sabato 3 dicembre 2016

DOMANI IN PIAZZA CI SARÀ IL NOSTRO TABELLONE.

Anticipiamo la notizia sull'uscita del nostro tabellone in piazza. Un argomento che diversi cittadini ci hanno chiesto di trattare e a cui rivolgiamo delle domande concrete al sindaco con la speranza di ottenere qualche risposta.
Buona lettura a domani!

giovedì 1 dicembre 2016

IN RICORDO DI FIDEL. FROSINONE 2 DICEMBRE LARGO TURRIZZIANI ORE 17:00

Il Partito Comunista Italiano federazione di  Frosinone organizza per il giorno 2 dicembre 2016 alle ore 17:00  a Frosinone in largo Turrizziani una manifestazione in ricordo del Presidente Fidel Castro e per l'occasione invita tutte le compagne e i compagni a partecipare della nostra provincia a partecipare all'iniziativa.