Adesso ci sono tre nuovi quisiti proposti dalla CGIL, che ha raccolto 3 milioni e 300 mila firme, che riguardano l'abrogazione dei VOUCHER - la reintroduzione dell'ARTICOLO 18 - e la responsabilità solidale degli appalti.
Entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare il giudizio di ammissibilità della Corte di Cassazione, e se sarà positivo, toccherà al Parlamento decidere la data dei referendum.
Il quesito sui VOUCHER punta all'abolizione dei buoni nati per le prestazioni di lavoro saltuarie che negli ultimi anni sono cresciute a livello esponenziale determinando un uso distorto che spesso si traduce in forme di sfruttamento e lavoro nero.
Il quesito sull'articolo 18 chiede la reintroduzione dello stesso esteso anche alle aziende che hanno più di 5 dipendenti, il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa.
Infine per il terzo quesito si chiede l'abrogazione delle norme che imitano le responsabilità solidali degli appalti in modo da difendere i diritti di quei lavoratori assunti dalle ditte subappaltatrici. In poche parole si andrebbero a tutelare tutti quei lavoratori che si troverebbero senza lavoro se la loro ditta subappaltante fallisca destinando le responsabilità sulla azienda appaltante.
Ora il fronte del NO che con il 60% dei voti ha bocciato nettamente le politiche messe in atto dal Governo Renzi deve sforzarsi per ripristinare le tutele e i diritti dei lavoratori spazzati via dal Jobs ACT.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
mercoledì 7 dicembre 2016
E ORA DICIAMO NO A JOBS ACT,VOUCHER E ALLE LIMITAZIONI DELLE RESPONSABILITÀ SOLIDALI.
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