mercoledì 31 maggio 2017

AVANTI UN ALTRO! PURTROPPO È SOLO QUESTIONE DI INDENNITÀ DI CARICA!


Come nella famosa trasmissione televisiva di Bonolis, dove i concorrenti si alternano al grido di "avanti un altro", anche nel nostro comune sta accadendo analoga cosa per quanto riguarda le nomine degli assessori. Praticamente  una cosa mai vista e a furia di rimpasti di giunta ecco che la "frittata è fatta".
Le previsioni (voci di palazzo) danno in uscita l'assessore Morelli che dovrebbe cedere il posto all'allora dimissionario Di Ruzza! E la cosa sarebbe imminente o già  cosa fatta visto che oggi è  la fine del mese e quindi giorno di paga delle indennità di carica.
Quindi a breve, forse già  domani, conosceremo ufficialmente  il nome del nuovo (si fa per dire) assessore e sopratutto se verrà  battuto il record del mandato più corto della storia del nostro paese (5 mesi). Si accettano scommesse!
Ma di questo ne riparleremo prossimamente con tutti gli sviluppi del caso! L'unica cosa che è  certa è che l'indennità  di carica, ovvero i quasi 1.200 euro al mese, è l'unico COLLANTE che tiene in piedi questa amministrazione.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.

lunedì 22 maggio 2017

CON GRINCIA SI PAGAVA MOLTO MENO! OGGI AUMENTI SU TUTTI I TRIBUTI SPECIE DELL'IMMONDIZIA!

FACILE NO? MENO RECICLIAMO E PIÙ  PAGHIAMO! SOLO PROMESSE E TASSE.
Questo era uno degli slogan preferiti di "quello di Cassino" e del presidente dell'inutile "carrozzone", almeno così  lo definiva prima di diventarne presidente per poi non voler lasciar a nessun costo la sua poltrona, che andavano in scena ogni domenica in piazza sui tabezao e sui quotidiani.
"E il sindaco Grincia dopo aver istituito per la prima volta l'addizionale IRPEF (intanto lui l'ha aumentata quasi al massimo 0,7%), dopo aver dopo aver carpito illegittimamente il pregresso della Tassa sulla Pubblicità ai commercianti (nel frattempo dopo aver distrutto il mercato sono stati esternalizzati la riscossione della TOSAP e tanto altro e oggi i commercianti davvero stanno facendo i conti sulle scelte di questi due personaggi) , continueranno a sottrarre dalle nostre tasche sempre più soldi rispetto al dovuto della Tarsu.
Facile no?  Meno RICICLIAMO, più PAGHIAMO!"
Queste erano le parole che usavano quando erano all'opposizione!
Ci dicevano che con la raccolta differenziata, e quindi con la riduzione dei rifiuti in discarica, i cittadini dovevano per forza pagare di meno. Invece oggi stiamo pagando di più!!! Oltre il danno pure la beffa. Non solo dobbiamo differenziare i rifiuti e tenerli in casa diversi giorni ma dobbiamo comprare anche i sacchetti per contenerli sostenendo ulteriori spese.
Beh dal 2013 ad oggi sono passati quattro anni e le bollette dell'immondizia hanno subito un aumento del 26% in quanto con l'amministrazione Grincia il gettito era stimato in 466.000 euro mentre oggi siamo sui 584.000 euro.
 Dicevano che:"a nostro modesto parere, finchè al governo locale ci sarà “la premiata ditta” (Grincia) i costi di smaltimento non si abbasseranno ed il Comune spenderà ogni giorno di più".
Che fine hanno fatto le promesse della riduzione della pressione fiscale e in particolare della riduzione della TARI (TASSA SUI RIFIUTI)?
E usando le loro stesse parole, Il Sindaco continua a pensare di poter dire “tutto ed il contrario di tutto” e che gli aquinati siano dei “poveri fessi” quindi è tutto lecito.
Purtroppo per "loro" su internet si ritrova tutto compreso la marea di balle e promesse fatte a tutti i cittadini e continuamente disattese. Così come il famoso rimborso TARSU tanto acclamato e mai restituito alla cittadinanza.
La coerenza praticamente c'è  l'hanno sotto i piedi o non né conoscono proprio l'esistenza! Intanto i cittadini pagano le tasse tra le più  alte della nostra provincia mentre qualcuno cerca di far credere  l'esatto contrario. Peccato che le scelte di questa ingloriosa amministrazione le subiscono gli aquinati che di certo non pagheranno le tasse con le parole dei nostri ben pagati AMMINISTRATORI.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE 

domenica 21 maggio 2017

LA QUESTIONE AMBIENTALE IN PROVINCIA DI FROSINONE

L’inquinamento si sa che è una tematica molto sensibile attualmente e risulta essere una piaga sociale piuttosto rilevante a livello globale. Non bastano le campagne promozionali per invogliare ad un risparmio energetico e ad adottare uno stile di vita sostenibile, nel rispetto dell’ambiente e dell’intero ecosistema. Purtroppo la nostra provincia, in termini di inquinamento non è seconda a nessuno, tant’è vero che le si da il triste appellativo di “terra dei veleni”. Essendo nell’entroterra e circondata dai monti, geograficamente non si colloca in una posizione favorevole per il ricambio dell’aria, quindi è facile immaginare che la qualità di quest’ultima è davvero pessima. Diversi comuni si sono attrezzati per la rilevazione delle polveri sottili (le cosidette pm 10) ed anche in questo periodo i valori registrati sono vicini alla soglia massima di sforamento: si parla all’incirca di cinquanta microgrammi per metro cubo. Il dramma ambientale della provincia di Frosinone sconta anche un lungo periodo in cui molte imprese hanno illecitamente interrato rifiuti tossici, senza che la politica locale facesse adeguati controlli per evitare tutto questo. E’ vero che la concentrazione del settore manifatturiero da un lato giova alla nostra provincia poiché ha offerto e continua a offrire posti di lavoro, ma questo non significa che le fabbriche possano inquinare indiscriminatamente. Inoltre, ad aggravare la tossicità dell’ambiente ci sono anche due impianti di smaltimento rifiuti presenti nel giro di pochi chilometri: la SAF di Colfelice ed il termo combustore di San Vittore del Lazio, già tristemente famoso nelle cronache correnti in quanto un’indagine dell’Arpalazio ha fatto registrare un livello di contaminazione delle acque sotterranee, nelle vicinanze del sito, per alcuni parametri superiore ai livelli consentiti. Anche nella Valle del Sacco la situazione non è migliore: dalle rilevazioni effettuate il fiume ciociaro ha evidenziato valori di cromo, diossina e plutonio superiori alle concentrazioni consentite e la cosa più grave è che ancora viene utilizzato per l’abbeveramento di persone e bestiame, nonché per l’irrigazione dei campi. Non è esente da note di demerito nemmeno il cassinate, che oltre ad essere stata una terra bersagliata da seppellimenti  di rifiuti speciali e da discariche abusive che continuano a spuntare come funghi nei luoghi più impensabili (tra cui anche le foreste demaniali), è sempre al centro delle notizie di cronaca per la grave situazione ambientale che la caratterizza. Addirittura risulta ancora in corso un’indagine relativa al seppellimento a venti metri di profondità di fusti di botulino provenienti dal Nord italia. Questo degrado si è scoperto soltanto da un anno in una zona a vocazione agricola, al confine tra Cassino e Sant’Elia Fiumerapido, presso il corso del canale Nocione. Difatti sono morti alcuni animali da cortile poco tempo dopo aver bevuto dall’acqua del canale, la quale era divenuta di color ruggine.  L’ovvia conseguenza di questo stato di cose è un aumento vertiginoso dei casi di tumore nella nostra provincia. Le amministrazioni locali dovrebbero proteggere i cittadini attraverso l’inasprimento delle sanzioni per chi commette questi reati, aumentando i controlli da parte della polizia provinciale e di tutti i volontari. Inoltre devono avviare al più presto le operazioni di bonifica, che devono chiudersi nei tempi più celeri possibili. Per rendere più salubre l’aria invece, potrebbe essere utile un potenziamento delle aree verdi attraverso un arricchimento della dotazione arborea e premiare tutti i cittadini che assumono comportamenti virtuosi in ambito energetico.
IL SEGRETARIO DEL PCI FROSINONE
ORESTE DELLA POSTA

venerdì 19 maggio 2017

CITTADINI INFURIATI PER LA TARI MENTRE SI CONCEDONO ALTRI 16.000 EURO PER FESTE E SAGRE!!!

In questi giorni sono state recapitate nelle case degli aquinati le bollette della TARI (tassa sull'immondizia) e fin da subito all'apertura delle "fatidiche" buste una brutta sorpresa. A destare sconcerto sono gli importi che fin da subito sono risultati più  alti rispetto allo scorso anno. Quattro rate anziché  tre e da subito la lamentela è  stata generale. Tantissime le telefonate che personalmente ho ricevuto da cittadini indignati per l'accaduto.
La raccolta  differenziata porta a porta che doveva garantire un drastico calo delle "esose" bollette, sopratutto visto i primati sbandierati ai quattro venti dal sindaco, non si sono visti. Rimangono solo articoli di giornali, post su Facebook e dati percentuali che a nulla sono serviti ai nostri cittadini. Inoltre se a tutto ciò  aggiungiamo le notizie negative che provengono dall'Unione Cinquecitta circa la situazione debitoria dell'ente nei confronti della De Vizia (società che attualmente  gestisce la raccolta differenziata) di certo il futuro non sarà roseo in quanto il tutto si riversera' ancora una volta sui soliti noti ovvero i contribuenti.
Da una parte i cittadini alle prese con le scadenza e dall'altra i nostri ben pagati AMMINISTRATORI che proprio in questi giorni hanno deliberato un ulteriore contributo di 16.000 euro a favore  della  PROLOCO per SAGRE e FESTE che saranno prelevati sul bilancio comunale e di conseguenze sulle entrate correnti ovvero tributi e tasse.
Ma dovremmo aspettarci un ulteriore conguaglio per fine anno? Visto che il costo del servizio è  a totale  carico dei contribuenti e a fine anno si tireranno le somme direi proprio di.
Come sempre restiamo a disposizione dei  cittadini di Aquino e vi informeremo sugli esiti di questa vicenda.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

domenica 14 maggio 2017

IL PCI DI FROSINONE A SORA PER LA RACCOLTA DELLE FIRME PER LA DIFESA DELLA SANITÀ PUBBLICA!

Il Partito Comunista Italiano, federazione di Frosinone, ha aderito alla campagna nazionale del PCI per la difesa della sanità pubblica ed ha già  effettuato diverse iniziative con diversi banchetti davanti i presidi ospedalieri della nostra provincia. Stavolta é  stata la volta di Sora davanti l'ospedale SS. TRINITÀ.
I dati a disposizione evidenziano le crescenti difficoltà di tanta parte della popolazione ad accedere ai servizi ed alle prestazioni necessarie a garantire la tutela della loro salute.
Tali difficoltà attengono soprattutto alla richiesta rivolta ai cittadini di compartecipare alla spesa sanitaria attraverso il pagamento di ticket sempre più costosi che, per molti, sono addirittura insostenibili. Le forme di esenzione adottate ai diversi livelli, quando presenti, si sono rivelate del tutto insufficienti. Sempre più persone, proprio perché impossibilitate a farvi fronte (si parla addirittura di 11 milioni) rinunciano a curarsi, ponendo una pesante ipoteca sulla loro salute, sul loro futuro e, un domani, sull’intera comunità, che sarà chiamata a misurarsi con i costi sociali che ne saranno la conseguenza. Occorre cambiare politica; i principi di universalità, equità, solidarietà, ai quali formalmente si ispira il nostro sistema di protezione sociale, devono essere attuati.
Il Servizio Sanitario Nazionale deve essere finanziato attraverso la fiscalità generale progressiva; i cittadini non devono essere chiamati a pagare due volte.
Il diritto alla cura non deve essere messo in discussione, i ticket sanitari vanno aboliti.
Il Partito Comunista Italiano ha avviato una campagna nazionale per la difesa e il rilancio della Sanità pubblica avviando la raccolta delle firme in tutta Italia per l’abolizione immediata di tutti i ticket sanitari ed effettueremo volantinaggi informativi delle nostre proposte per: rendere più efficienti i presidi di Pronto Soccorso; diminuire i tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie (ad esempio mantenendo aperte le sale diagnostiche in tre turnazioni); togliere i “premi” ai dirigenti ospedalieri e investire i fondi così risparmiati per potenziare servizi e macchinari; ecc.
Il segretario del PCI FROSINONE
ORESTE DELLA POSTA

venerdì 12 maggio 2017

INCREDIBILE!!! OLTRE 42.000 EURO PER I LAVORI ALLA SCUOLA ELEMENTARE.

Visto che in questi giorni si è  animata  una discussione sui lavori di messa in sicurezza  della scuola elementare occorre, a questo punto, fare maggiore chiarezza.
Innanzitutto parliamo di un importo, che tra lavori (37.673 euro ditta fratelli SOMACAL) e progettazione (4.440 euro geometra Scappaticci Giulio), supera la soglia dei 42.000 euro. Bisogna inoltre rimarcare che la ditta aggiudicatrice dell'appalto ha offerto un ribasso del 4,80% con procedura di affidamento diretto in quanto trattasi di lavori con importi inferiori a 40.000 euro.
L'articolo 36 del D.lgs 50/2016, richiamato nelle svariate delibere e determine, stabilisce  che i lavori per affidamento diretto possono essere affidati solo se  “adeguatamente motivati.
 La crisi delle costruzioni del 2007-2015 (ancora in corso) ha fatto impennare il fenomeno dei maxi-ribassi: la media degli sconti nelle aggiudicazioni degli appalti di lavori pubblici è progressivamente salita dal 17-18% del 2003-2007 fino al 23-24% negli anni 2010-2013, per poi salire ancora al 25% nel 2014 e 2015.
Quindi partendo da queste considerazioni non ci sembra “adeguatamente motivato" un ribasso del 4,80% e sicuramente una gara di appalto sarebbe risultata sicuramente più  conveni
ente (visto la grande concorrenza nel settore) e “trasparente” nei confronti di tutte le ditte (soprattutto gli artigiani del paese) e dei cittadini.
Nella speranza che in futuro vengano adottate procedure ordinarie per quanto riguarda i lavori pubblici e di aver fatto chiarezza su questa vicenda continueremo a tenervi aggiornati.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

SORA: FIRMA PER L'ABOLIZIONE DEI TICKETS SANITARI

Ormai è  chiaro  a tutti  che uno dei problemi che  attanaglia la sanità  in Italia  è  dovuto al fatto che 11 milioni di italiani non hanno i soldi per curarsi, e quindi si sta abbassando l'età  media di vita, sopratutto  al sud.
Anche la nostra provincia vive questo fenomeno è testimone del fatto sono i medici di base che affermano  che sono tanti i pazienti che rinunciano  a fare gli accertamenti prescritti  per mancanza di soldi.
In questo  quadro  il PCI ha lanciato la campagna nazionale per abolire i ticket sanitari in modo da permettere a tutti di usufruire del SSN. Il PCI di Frosinone ha aderito a questa iniziativa e il giorno 13 maggio dalle ore 9 alle ore 12 sarà  presente a Sora, in via Piemonte, davanti  la sede DELL'ASL con un banchetto  per la  raccolta  delle firme per l'abolizione  dei ticket sanitari.
Il PCI di Frosinone ritiene che l'ospedale  di  Sora, SS TRINITÀ, vada potenziato in tutti i reparti perché  è  veramente  assurdo per esempio che nel reparto  di urologia ci siano solo 12 posti letto per un bacino di 200.000 abitanti. Riteniamo che per la sua collocazione  geografica strategica tra Lazio e Abruzzo deve divenire un'eccellenza ospedaliera.
Il disastro sanitario è  la conseguenza delle politiche liberiste portate avanti dal PD in quanto hanno lasciato milioni di italiani un stato di povertà  e  sofferenza sociale negando di fatto il diritto  alla salute. Noi riteniamo questo diritto universale e non legato alle disponibilità economiche.
Per questi motivi invitiamo i cittadini di Sora e provincia  di venire a firmare al banchetto per una sanità efficiente e aperta a tutti i cittadini. La salute  è  un  diritto di tutti che le regole del mercato non possono garantire. Il libero mercato porta al disastro sociale e come ha detto un premio Nobel per l'economia: "È  IL TRIONFO DELLE IDEE FALLITE.
IL SEGRETARIO  DEL PCI FROSINONE
ORESTE DELLA POSTA

giovedì 11 maggio 2017

MORELLI FUORI DALLA GIUNTA? O STAVOLTA TOCCA A MARCANTONIO IADECOLA?

Si fanno sempre più insistenti le voci "da palazzo" circa l'ennesimo rimpasto di Giunta che Mazzaroppi a breve dovrebbe fare per far rientrare il dimissionario Di Ruzza nella schiera dei nostri ben pagati amministratori. Ricordo che si tratta di circa 1.200 euro di media mensili.
Per uno che entra però ci sarà sempre un altro che ne farà le spese! Se le voci che circolano in questi giorni si riveleranno veritiere assisteremo all'assessorato più breve della storia del nostro Paese in quanto il predestinato di tale revoca dovrebbe essere Antonio Morelli.
Ma stavolta anche la poltrona di Marcantonio IADECOLA traballa visto che quella del Vicesindaco è letteralmente "blindata" e quella di Giordana Evangelista è garantita dal minimo delle quote rosa.
A breve vedremo chi è come si evolverà questa vicenda è soprattutto se le voci che stanno circolando in queste ore nel Paese si riveleranno vere.
Una cosa è certa! Un fatto del genere testimonia le gravi difficoltà di convivenza all'interno della maggioranza visto che in media c'è stato un rimpasto di giunta ogni anno.
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone

domenica 7 maggio 2017

5 X MILLE ? SCEGLI DI DESTINARLO AL PCI !

Il nostro partito non riceve contributi di alcun tipo tranne quelli che vengono dal tesseramento, è possibile destinare il 5XMILLE a vantaggio del Partito Comunista Italiano indirizzando il contributo all'Associazione "OCCUPIAMOCI DI" con questo codice fiscale: 97331900585

ANCHE IL CANALE DEL CAMPO DI AVIAZIONE CONTINUA AD ESSERE OGGETTO DI ABBANDONO DI RIFIUTI

Oltre alla contrada Castelluccio, di cui abbiamo già parlato in precedenza, anche il canale del Campo di Aviazione continua ad essere oggetto di abbandono di rifiuti.
L'assenza di controlli e la mancata istallazione di telecamere di videosorveglianza, che a detta del nostro sindaco dovevano già da anni essere istallate, permettono la prolificazione di questi fenomeni. Ancora una volta segnaliamo con le nostre foto questo grave problema con la speranza di ottenere un immediato intervento per la bonifica delle aree interessate e la salvaguardia dell'ambiente.
Troppo facile lanciare un sacchetto senza avere un minimo di probabilità di essere scoperti e sanzionati.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

sabato 6 maggio 2017

CASTELLUCCIO INVASA DAI RIFIUTI E MINI-DISCARICHE!!!

Pubblichiamo queste foto per denunciare il grave stato in cui versa la contrada Castelluccio che è letteralmente invasa da rifiuti e mini-discariche e per chiedere all'attualmente amministrazione comunale di intervenire immediatamente per bonificare l'area interessata.
Bisogna intervenire soprattutto perché stanno nascendo delle mini-discariche che non fanno nient'altro che alimentare il protrarsi dell'attuale stato delle cose in quanto "chiunque" potrebbe essere tentato ad aggiungere rifiuti a quelli già esistenti nell'area.
L'assenza di un sistema di videosorveglianza, promesso e mai realizzato, permette a chi commette queste infrazioni di"farla franca" mentre i cittadini di Castelluccio sono costretti a convivere in mezzo ai rifiuti sparsi qua e là per la contrada.
Un  cittadino di Aquino (che abita in località canapine) poco tempo fa mi faceva notare la grande differenza di trattamento tra i cittadini delle zone di campagna con quelli del centro del paese dicendo testuali parole: le tasse le paghiamo come quelli del centro ma non abbiamo nessun servizio! Perché devono esistere cittadini di serie A e di serie B?
La stessa domanda la poniamo al nostro sindaco nella speranza di ottenere risposte e un immediato intervento per ripulire le aree interessate dai rifiuti.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

giovedì 4 maggio 2017

L'INUTILE E COSTOSA ROTATORIA CONTINUA AD ESSERE OGGETTO DI INCIDENTI

Fin da subito i Comunisti di Aquino si sono opposti alla realizzazione della rotatoria di Via A.Manzoni in quanto, ed i fatti ci stanno continuamente dando ragione, riteniamo questa opera del tutto inutile e costosa.
Oltre 19.000 euro è costata questa rotatoria che vogliamo ricordare già da quando erano stati posizionati i primi spartitraffico provvisori era stato oggetto di diversi incedenti.
Ma niente da fare. Questa amministrazione continua imperterrita per la propria strada, che è quella dei vergognosi parcheggi a pagamento, per poi dopo aver creato danni e ulteriori spese a carico della collettività deve obbligatoriamente tornare indietro suoi propizio passi.
Praticamente ulteriori 19.000 euro buttati al vento e solo disagi per il supermercato CONAD e i suoi clienti. Noi l'avevamo detto fin da subito!!!
Sicuramente nel prossimo programma elettorale dovrà essere inserito la modifica di questa rotatoria per ripristinare il normale stato delle cose.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE

lunedì 1 maggio 2017

1 MAGGIO FESTA DEI LAVORATORI. ECCO PERCHÉ!

“Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”. [Sandro Pertini]
Le battaglie per la conquista delle otto ore di lavoro al giorno (in Italia la legge è del 1923) portarono alla promulgazione di una legge nel 1867 nell'Illinois. La Prima Internazionale richiese poi che legislazioni simili fossero introdotte anche in Europa.
A far cadere la scelta sulla data del primo maggio furono i gravi incidenti accaduti nei primi giorni di maggio del 1886 a Chicago e conosciuti come rivolta di Haymarket: il 3 maggio i lavoratori in sciopero di Chicago si ritrovarono all'ingresso della fabbrica di macchine agricole McCormick, la polizia sparò sui manifestanti uccidendone due. Per protestare contro la brutalità delle forze dell'ordine gli anarchici locali organizzarono una manifestazione: il 4 maggio da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti, mentre una una cinquantina rimasero feriti. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba.
Il 20 agosto 1887 il tribunale condannò a morte 8 anarchici, che furono impiccati l'11 novembre a Chicago. Uno di loro, August Spies, prima di morire riuscì a urlare: "Verrà il giorno in cui il nostro silenzio sarà più forte delle voci che oggi soffocate con la morte".
Anche in Italia la data del "Primo Maggio" richiama ad un tragico episodio accaduto la mattina del 1 maggio 1947 quando da Piana degli Albanesi, San Cipirello e San Giuseppe Jato, più di duemila tra contadini e braccianti con le loro famiglie, si incamminano verso Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori.
Poco dopo le dieci, mentre è in corso il comizio, si sentono i primi spari. Non sono mortaretti esplosi per la festa, come qualcuno crede in un primo momento: sono fucili e mitragliatrici che fanno fuoco su una folla inerme. Il bilancio è di 11 morti e oltre 30 feriti: è la prima strage della storia della Repubblica.