lunedì 10 luglio 2017

ORESTE DELLA POSTA: AMBIENTE, TURISMO, ARTIGIANATO,ACQUA PUBBLICA, INDUSTRIA ECCO DOVE LA REGIONE LAZIO È CARENTE!


DISASTRO CIOCIARIA
È bene fare un piccolo resoconto sulla situazione della nostra provincia che sprofonda sempre di più nel baratro della disperazione sociale, ambientale ed economica.
L'ambiente è talmente degradato che occorrerebbero interventi forti e risolutivi. Basta ricordare la situazione del fiume Sacco e la contrada Nocione a Cassino. La terra dei fuochi è qui. Basta ricordare le affermazioni del pentito Schiavone per avere un'idea di ciò che potrebbe venire fuori. In questo quadro quali sono gli interventi della Regione? Nessuno!
Gli ultimi dati sull'occupazione nella nostra provincia evidenziano una crescita della disoccupazione giovanile e l'aumento di chi ha smesso di cercare lavoro. È bene ricordare che siamo in una fase in cui può aumentare il PIL senza che cinzia un aumento occupazionale. È indispensabile introdurre un reddito di dignità che sia rivolto ai giovani  e a chi ha perso il lavoro a 56/58 anni che grazie alla legge Fornero deve aspettare 67 anni per andare in pensione. La Regione che fa: balbetta il nulla!
La nostra provincia è la prima nel Lazio per ritardo dei pagamenti di fatture industriali ed è anche la prima per le sofferenze bancarie. Due dati dimostrano in modo inequivocabile la grave crisi produttiva del nostro territorio ed è chiaro a tutti che senza un intervento pubblico di sostegno la crisi si aggravera' col passare del tempo. La nostra Regione brancola nel buio senza un progetto e una programmazione economica.
La nostra agricoltura è oramai inesistente con un netto calo del reddito agricolo davvero preoccupante. Gli agricoltori cercano di sopravvivere con le loro aziende in un modo veramente dignitoso e sono gli eroi della nostra terra. La Regione parafrasando un noto film solo chiacchiere e distintivo.
Se poi affrontiamo le tematiche DELL'ACQUA oltre ai gravi problemi legati alla gestione ACEA, dobbiamo costatare  che il problema più grande sono le grandi perdite del nostro acquedotto colabrodo che superano il 60% DELL'ACQUA immessa, e nonostante la Ciociaria sia in uno dei più vasti bacini idrici d'Europa si sta parlando di razionalizzare il consumo di acqua. Una Regione attenta si impegnerebbe a rifare la rete di distribuzione.
Il nostro artigianato, che era un vanto del nostro territorio, è stato annientato dalla crisi economia che è ancora presente in modo massiccio. Basta ricordare due esempi di grande artigianato ciociaro: il ferro battuto di Veroli e la lavorazione dell'argilla di Pontecorvo (la famosa Cannata). Anche in questo settore non c'è stata nessuna risposta seria e convincente.
La nostra terra è un museo a cielo aperto e in quasi tutti i comuni sono presenti monumenti e bellezze architettoniche da mostrare sopratutto risalenti al periodo medioevale. Il turismo è una grande potenzialità per la nostra provincia ma il tutto viene lasciato all'impegno di pochi cittadini edi qualche sindaco come per esempio quello di Castrocielo che sta facendo un ottimo lavoro sull'area archeologica di Aquinum. Ma tutto resta scollegato senza un piano serio di intervento e sviluppo. Anche quibla Regione è letteralmente assente.
Questo elenco potrebbe continuare ancora per molte pagine ma credo che sia chiaro a tutti che il ruolo della nostra Regione sulla nostra provincia sia nettamente insufficiente.
Per questo noi comunisti riteniamo che alle prossime elezioni regionali bisogna costruire uno schieramento alternativo al PD per una svolta che metta al centro la provincia di Frosinone.
Il segretario provinciale del PCI
ORESTE DELLA POSTA

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