Il Partito Comunista Italiano di Aquino sezione A.Gramsci esprime piena solidarietà agli organizzatori delle manifestazioni natalizie e in particolare a chi si era adoperato per il veglione di fine anno da svolgere in Piazza San Tommaso. Praticamente un' occasione persa a discapito del Paese e dei cittadini.
Da rimarcare, tra i vari eventi programmati, anche la serata dedicata ad Amatrice e a tutte quelle persone che stanno vivendo il dramma della perdita dei loro cari e della propria casa.
Siamo nettamente contrari a certi "tipi" di meccanismi che hanno impedito il regolare svolgimento delle iniziative programmate per le festività natalizie in quanto fin da sempre non ci siamo mai opposti ad iniziative socioculturali che rappresentano per noi un valore aggiunto per la crescita del nostro paese. Anzi siamo stati noi i primi ad aver subito un simile trattamento!
Occorre fare chiarezza su questa vicenda che onestamente sta degenerando sui vari social network e si dovranno accertare le eventuali cause e responsabilità che hanno portato ad annullare il veglione di fine anno in Piazza San Tommaso.
Da parte nostra ci sarà piena disponibilità per fare luce su questa vicenda in quanto non riteniamo giusto accusare persone e/o eventuali gruppi politici di un simile gesto soprattutto senza un minimo di prova.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
sabato 31 dicembre 2016
UN OCCASIONE PERSA PER IL PAESE. SOLIDARIETÀ AGLI ORGANIZZATORI.
giovedì 29 dicembre 2016
AUGURI PER UN BUON 2017. SUBITO REFERENDUM SU JOBS ACT VOUCHER
La sezione A.Gramsci di Aquino del Partito Comunista Italiano augura a tutti i cittadini un buon 2017.
Un pensiero particolare va a chi ancora oggi sta soffrendo il dramma della disoccupazione e dei licenziamenti, a chi sta lottando per la difesa del proprio lavoro e dei propri diritti e di quelli delle generazioni future, ai giovani che ormai delusi si rassegnano nella ricerca di un lavoro.
Togliere il lavoro ad un uomo equivale a toglierli la propria dignità.
Aspettiamo impazienti l'ammissibilità dei tre quesiti referendari proposti dalla CGIL
inerenti all'abolizione dei voucher, del Jobs Act e sulle responsabilità solidali in modo da dire ancora un forte NO a questo Governo che ha letteralmente distrutto il mondo del LAVORO e ha tolto il futuro ai giovani. Quindi un 2017 pieno di speranze e di riconquiste dei diritti persi con la speranza di riscrivere un nuovo statuto dei lavoratori.
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone
sabato 24 dicembre 2016
CENA SOCIALE PCI FROSINONE - PER IL LAVORO E CONTRO L'IMPERIALISMO!
Si è svolta ad Aquino, il giorno 22 dicembre 2016 presso l'agriturismo "LE RAVICELLE", la tradizionale cena sociale del Partito Comunista Italiano federazione di Frosinone.
Come ogni anno l'appuntamento si ripete! Quest'anno abbiamo voluto rimarcare due temi che sono alla base del programma del Partito Comunista Italiano ovvero il LAVORO e la lotta contro L'IMPERIALISMO.
La nostra provincia risulta essere, rispetto alle altre della regione Lazio, quella con il tasso di disoccupazione più alto sopratutto per quanto riguarda il dato giovanile. Ogni giorno assistiamo a chiusure di fabbriche, di piccole imprese, artigiani sempre più esasperati e soprattutto famiglie che sono rimaste senza reddito a causa della fine degli ammortizzatori sociali.
Solo parole e promesse da parte del presidente della regione Lazio ma ancora all'orizzonte non si vede nulla. Intanto queste famiglie, questi lavoratori e i disoccupati della nostra provincia anche quest'anno passeranno un brutto Natale. Togliere il lavoro ad un uomo significa togliereli la propria dignità! Per questo motivo lanciamo un forte appello a Zingaretti affinché nel più breve tempo possibile si possa garantire a queste persone una forma di reddito garantito. Riteniamo che questo sia giusto e indispensabile per rilanciare un minimo di economia nella provincia di Frosinone che pian piano sta morendo.
Un pensiero va anche alle vittime siriane, in particolare a quelle di Aleppo, che sono alle prese con una guerra impetialista da parte degli Stati Uniti e dell'Europa. Lo scenario si ripete: prima in Iraq con Saddam, poi in Libia con Gheddafi e ora in Siria con Assad. La motivazione sempre la stessa.
Infine il Partito Comunista Italiano augura a tutta la cittadinanza di Aquino e della provincia di Frosinone un Buon NATALE.
IL SEGRETARIO DEL PCI AQUINO
PIETRO FERONE
giovedì 22 dicembre 2016
MAZZAROPPI NON RISPETTA IL MANDATO DEL CONSIGLIO COMUNALE. ERA ASSENTE ALL'ASSEMBLEA DEI SINDACI.
Con l'assenza all'assemblea dei sindaci, dove si è discusso il futuro del gestore idrico e se approvare le tariffe per il costo dell'acqua, mazzaroppi risulta assente. Praticamente il nostro sindaco ha deciso di non decidere e soprattutto di non rispettare il mandato del Consiglio Comunale che aveva definito la posizione da assumere nei confronti di ACEA indicando al sindaco o suo delegato di votare per la risoluzione contrattuale.
Troppo facile dire "io ero assente". Troppo facile non partecipare alle decisioni e scaricare le responsabilità sui presenti. Troppo facile dire che il voto di Aquino era irrilevante dopo che il "dado era stato tratto".
La verità è una sola: all'assemblea decisiva per la risoluzione contrattuale mazzaroppi ha volutemente deciso di rimanere un semplice spettatore. Poteva tranquillamente delegare qualche consigliere o assessore in caso di "legittimo impedimento" ma evidentemente tutti erano impegnati tra una festa e un'altra, tra un Barbiere di Siviglia e una befana, a scrivere delibere e determine di finanziamento e contributi natalizi alle varie associazioni.
E mentre i cittadini già duramente tartassati dall'aumento delle tasse, dalle bollette di ACEA piene di conguagli e rincari, dal conguaglio della TARI, dall'aumento dell'addizionale IRPEF che ha colpito tutti i salari e le pensioni dei cittadini di Aquino voluti da Risi & Company, devono anche vedere i nostri ben pagati amministratori assenti nelle assemblee dove si decidono le sorti della collettività. Ricordo ancora per l'ennesima volta che Sindaco, assessori e presidente del consiglio costano all'intera collettività più di 74.000 euro all'anno.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
martedì 20 dicembre 2016
AUMENTA IL COMPENSO PER DIRETTORE E CONSERVATORE DEL MUSEO. ANCHE A RUFFINO FRANCO PAGATA L'INDENNITÀ PER L'ANNO IN CORSO.
Nonostante il periodo di grande crisi economica,la disoccupazione dilagante soprattutto per i giovani della nostra provincia, la crisi delle piccole e medie imprese compreso gli artigiani, ci sono nel nostro paese diversi persone a cui vengono riconosciuti compensi e aumenti.
Per esempio in questo periodo con determina N°322 del 16 dicembre 2016 viene liquidato il compenso della funzione di Nucleo di Valutazione per il Sig. Franco Ruffino per un importo pari a 2.299 euro - addirittura c'è a chi viene riconosciuto anche un aumento salariale come per esempio al direttore del museo e al conservatore che da 4.000 euro andranno a percepire 4.500 euro cadauno all'anno (vedi delibera N°181 del 16 dicembre 2016).
Bisogna ricordare che nella passata amministrazone Grincia il museo era gestito un unico direttore con un compenso annuo, se non erro, di euro 2.500. Oggi la spesa ammonta a euro 9.000.
Intanto vorrei ricordare ai cittadini che questa è stata un amministrazione che fin da subito ha applicato tariffe massime sui tributi e in particolare sull'addizionale IRPEF che si attesta allo 0,7% e soprattutto questa è stata un amministrazione che fin da subito, tra i primi provvedimenti adottati, ha reintrodotto l'indennità di carica per Sindaco e Assessori al massimo di quanto previsto dalla legge. Non contenti hanno ripristinato anche la figura del presidente del consiglio logicamente retribuito.
Praticamente più tasse per i cittadini e più indennità per i nostri amministratori!
A proposito gli auguri di Natale da parte dell'attuale amministrazione arriveranno per posta insieme al conguaglio della Tassa sui rifiuti TARI in scadenza fra pochi giorni.
Per quanto riguarda le somme spese per il periodo natalizio e il loro utilizzo seguirà un articolo molto dettagliato.
Cittadini riflettete e Buon Natale a tutti!
Il SEGRETARIO DEL PCI AQUINO
PIETRO FERONE
lunedì 19 dicembre 2016
CENA SOCIALE PCI. AQUINO 22 DICEMBRE
Il Partito Comunista Italiano, federazione di Frosinone, organizza per il giorno 22 dicembre ore 20:30 una cena sociale di autofinanziamento in occasione per le festività natalizie.
Un occasione per stare tutti insieme e per scambiare gli auguri.
L'appuntamento è alle ore 20:00 ad Aquino in Piazza San Tommaso per poi spostarci presso l'agriturismo Le Ravicelle.
Invitiamo tutte le compagni e i compagni a partecipare.
Per info e prenotazioni rivolgersi a Pietro Ferone 3282839807
giovedì 15 dicembre 2016
REFERENDUM SOCIALI A RISCHIO SLITTAMENTO! ECCO IL NUOVO SPAURACCHIO DEL PD!
La Corte Costituzionale è chiamata ad esprimersi nei prossimi giorni per validare o meno l'ammissibilita dei tre quesiti referendari proposti dalla CGIL con un numero di firme superiore a 3 milioni e 300 mila. Ricordiamo che i quesiti proposti riguardano il LAVORO e in particolar modo i diritti dei LAVORATORI che dopo dell'introduzione del Jobs Act e la conseguente abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori hanno ricevuto un duro colpo.
Una riforma quella del LAVORO che non ha portato i risultati sperati ma che invece ha ridotto di gran lunga i diritti dei lavoratori conquistati con duri anni di lotta dai nostri padri. Il lavoro che oggi giorno sta diventando sempre più precario e sottopagato, un utilizzo dei voucher sconsiderato che spesso sfoga in evasione e lavoro nero, una disoccupazione dilagante sopratutto nel Meridione e il disagio sociale sono i veri campanelli di allarme di questo sistema che è giunto al collasso.
Le ultime dichiarazioni del Ministro del Lavoro Poletti non lasciano ben sperare visto che i tre quesiti referendari rappresentano un vero e proprio "spauracchio" per Renzi e il PD soprattutto dopo la severa bocciatura ottenuta nel referendum del 4 dicembre. Andare a votare subito con l'unico scopo di far slittare i referendum di un anno è una cosa vergognosa e rappresenta un ulteriore presa per i fondelli per milioni di Italiani che allo stato attuale sono precari e/o disoccupati, per i giovani ai quali è stato tolto letteralmente il futuro, per tutti quei lavoratori che ancora non riescono ad andare in pensione dopo il disastro procurato dalla riforma Fornero.
Occorre ripartire con un fronte sociale di sinistra che riesca a riportare al centro del dibattito politico le questioni del LAVORO e della difesa dei diritti dei lavoratori.
Da sempre abbiamo avuto nel nostro simbolo la "falce" e il "martello", simbolo del LAVORO e dei LAVORATORI, e oggi ancor più di ieri abbiamo bisogno di un Partito Comunista più forte. Se pensate che in un colpo solo siamo tornati indietro di 50 anni senza tutele e diritti nei luoghi di lavoro. Vi sono i nuovi contratti denominati a tutele crescenti ma se ci pensiamo bene già erano presenti nell'antica Roma dove da schiavo si passava ad una condizione di semilibertà per poi un giorno raggiungre lo status di liberi.
Ecco perché è importante tornare a votare comunista per dare maggiore forze al fronte popolare di Sinistra e di massa.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
martedì 13 dicembre 2016
PASSA LA RISOLUZIONE CONTRATTUALE. MAZZAROPPI ASSENTE DECIDE DI NON DECIDERE!
Oggi 13 dicembre 2016 - una giornata storica e decisiva - che pone la parola fine alla gestione idrica di ACEA nella nostra provincia. Un ringraziamento va sicuramente a Mario Antonellis che da sempre insieme ai diversi comitati e coordinamenti presenti sul territorio per la difesa dell'acqua pubblica hanno contribuito pesantemente verso questa risoluzione contrattuale.
Ma se da una parte ci sono stati sindaci che oggi hanno scelto di essere determinanti tramite il loro voto per la risoluzione contrattuale dall'altra parte c'è chi, come Mazzaroppi, ha deciso di non decidere. Evidentemente l'assenza del sindaco di Aquino o di un suo delegato era la scelta più comoda da prendere in quanto da una parte vi erano i sindaci del PD con Pompeo in testa nettamente schierati contro la risoluzione contrattuale e dall'altra migliaia cittadini ciociari infuriati per le bollette da capogiro che sono state recapitate oltre ai continui disagi e carenze di acqua (tra cui anche tanti di Aquino).
Che fare? Rimanere in linea con le scelte del Partito, ovvero il PD, o votare a favore della risoluzione contrattuale?
Troppo facile dire io non c'ero! Troppo facile scaricare eventuali colpe sui presenti coscienti del fatto che oggi tutti i sindaci avevano gli occhi puntati addosso.
Ma ecco come hanno votato i sindaci:
A favore della risoluzione e quindi per mandare via Acea hanno votato in 33:
Frosinone, Cassino, Sora, Alatri, Ceccano, Pontecorvo, Monte San Giovanni Campano, Castro dei Volsci, Paliano, Boville Ernica, Fiuggi, Roccasecca, Cervaro, Ripi, Pofi, Alvito, San Giorgio a Liri, Sant’Elia Fiumerapido, San Donato Valcomino, San Vittore del Lazio, Pico, San Giovanni Incarico, Arnara, Casalvieri, Coreno Ausonio, Guarcino, Picinisco, Rocca d’Arce, Serrone, Settefrati, Strangolagalli, Torre Cajetani e Vallerotonda.
Contro la risoluzione e quindi per mantenere il rapporto con Acea hanno votato in 16:
Anagni, Ferentino, Veroli, Isola del Liri, Ceprano, Esperia, Belmonte Castello, Fontana Liri, Fontechiari, Posta Fibreno, Fumone, Patrica, Sgurgola, Piglio, Terelle, Vico nel Lazio.
Assenti alla votazione:
Arpino, Arce, Colfelice, Aquino, Castrocielo, Colle San Magno, Piedimonte San Germano, Villa santa Lucia, Vallemaio, Acquafondata, Viticuso, Atina, Pignataro Interamna, Castelnuovo Parano, Ausonia, Sant’Ambrogio, Sant’Andrea, Sant’Apollinare, Broccostella, Castelliri, Campoli Appennino, Gallinaro, Casalattico, Pescosolido, Villa Latina, Acuto, Collepardo, Falvaterra, Supino, Morolo, Pastena, Santopadre, San Biagio Saracinisco, Torrice, Trivigliano, Vicalvi. Campodimele.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
UN FRONTE DI SINISTRA POPOLARE E DI MASSA. COMITATO CENTRALE DEL PCI
La grande vittoria del NO al referendum dello scorso 4 Dicembre – alla quale il PCI ha dato, su scala nazionale, il proprio contributo unitario – può inaugurare una nuova fase di cambiamento sociale e politico. La vittoria del “NO” va anche e certamente interpretata, oltre che come difesa della Costituzione e della democrazia, anche come un atto di accusa, di massa, alle politiche liberiste, antidemocratiche e antipopolari imposte dall’Ue e assunte e praticate in Italia innanzitutto dal PD e dal governo Renzi.
Di fronte a quest’esito, l’incarico a Gentiloni e la riproposizione dell’asse governativo renziano per il nuovo esecutivo appare una provocazione inaccettabile. E’ necessaria l’adozione immediata di una legge elettorale proporzionale pura, con cui chiamare subito il popolo alle urne. E’ a partire da tali constatazioni che il PCI respinge, come progetto sbagliato e di retroguardia, la proposta dell’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia, volta a ricomporre il centro sinistra, trascinando nell’accordo con il PD i comunisti e la sinistra italiana.
Ma è proprio a partire dall’attuale natura politica del PD – che non casualmente ha cercato con il “Sì” al referendum una stretta autoritaria in grado di offrirsi come cavallo di Troia politico-istituzionale dell’intero impianto liberista dettato dalla Ue – che il PCI, le altre forze comuniste e la sinistra del nostro Paese debbono respingere inequivocabilmente la proposta Pisapia che, se assunta e praticata, suonerebbe come campana a morto dell’intero fronte della sinistra italiana.
I grandi eventi, che si susseguono nel mondo ed in Europa, dimostrano che i popoli messi in sofferenza dall’ormai trentennale processo di mondializzazione imperialista, sia pur con esiti aperti e, spesso, contraddittori, denunciano comunque le politiche liberiste disseminate ovunque da questo stesso processo di mondializzazione.
Come si è già visto in occasione dei referendum in Francia e nei Paesi Bassi, che bocciarono la costituzione dell’Ue, quando i popoli sono chiamati ad esprimersi respingono le politiche neoliberiste. Più recentemente fenomeni di segno anche diverso, come la Brexit, le minacciose ascese delle forze di destra in Europa, il successo del M5S in Italia (Movimento non certo sovrapponibile alle destre europee, ma attraversato da profonde contraddizioni), la vittoria di Trump negli Usa hanno evidenziato una tendenza internazionale e di fase che, se non trova forti punti di riferimento a sinistra, può consegnare il consenso alle forze populiste, nazionaliste e reazionarie.
I comunisti e le forze della sinistra italiane, a fronte di tale pericolo e nell’esigenza di ricostruire i legami sociali e riconsegnare ai lavoratori, alle lavoratrici e alle masse popolari un punto di riferimento di sinistra e di classe, hanno di fronte a sé come unica strada quella di unirsi in un Fronte di sinistra, popolare e di trasformazione sociale, indipendente dal PD e volto alla lotta contro le politiche liberiste della Ue, del grande capitale italiano e contro le spinte belliche degli USA e della NATO.
Il Partito Comunista Italiano, nel ribadire il proprio impegno a consolidare la propria presenza organizzata e il proprio radicamento sociale nel Paese, si dichiara immediatamente pronto a lavorare con le altre forze comuniste e di sinistra per la costruzione in Italia di un ormai non più rimandabile Fronte di sinistra, popolare e di massa, che ponga come priorità, ora che l’attacco alla Costituzione è stato respinto, l’applicazione integrale della stessa Carta costituzionale, a partire dai suoi assi centrali volti alla difesa del lavoro, dei diritti sociali e della pace.
Roma 11 dicembre 2016
venerdì 9 dicembre 2016
UN PIANO DI EMERGENZA COPIA-INCOLLA DA QUELLO DI AUSONIA.
COPIA CONFORME – E’ praticamente identico dal primo all’ultimo articolo a quello del comune di Ausonia, perfino gli stessi errori di ortografia o di battitura, l'unica cosa che li differenzia è la numerazione diversa degli articoli. A testimonianza di quanto detto viene riportato tra l'elenco dei Consiglieri Comunali di Aquino anche una Consigliera di Ausonia. Ben venga che ci si ispiri al regolamento di un altro ente locale in una materia nella quale qualcun altro abbia già affrontato il tema, sarebbe del tutto normale. Ma addirittura arrivare ad una copia “spiccicata” di un documento di un altro Comune non è che sia così edificante. Non fosse altro per il fatto che altre persone, tecnici, consiglieri ad esempio, abbiano lavorato giorni, settimane o mesi per approntare il regolamento. Ignari del fatto che il loro lavoro sarebbe stato “trafugato” in tutto e per tutto.
In sede di Consiglio Comunale era stato chiesto dalla Consigliera De Carolis di rinviare l'approvazione del documento dopo averlo fatto correggere e adeguare alle esigenze del nostro paese, ma la maggioranza ha ritenuto di approvare il documento anche davanti l'imbarazzante evidenzia dei fatti. Il Sindaco si giustifica che il tutto è dovuto a un mero refuso, ovvero per meglio dire un errore di distrazione o di battitura. In effetti l'errore c'è stato infatti per 10.000 euro, tanto è costato la realizzazione del Piano di Emergenza, non hanno avuto nemmeno l'accortezza di rileggere il copia-incolla e cancellare eventuali traccie che potessero ricondurre a quello di altro Comune.
Come fa a sostenere il Sindaco che grazie a un piano copiato i cittadini di Aquino "sono più al sicuro"?
Come fa a dichiarare che per la prima volta nella sua storia Aquino si dota di uno strumento fondamentale è importante, addirittura indispensabile, che aiuta ad eliminare o contenere possibili rischi se il Piano è quello del Comune di Ausonia che ha diversa morfologia e posizione rispetto al nostro Comune?
Vorrei ricordare al nostro Sindaco che anche il Comune di Accumoli, dove la caduta del campanile ha ucciso un'intera famiglia, aveva il suo piano di protezione civile pubblicato sul suo sito Internet istituzionale. Però il documento è stato copiato integralmente da quello di Amatrice, comprese l'intestazione, le vie, le piazze, i nomi dei referenti, le caratteristiche del territorio. Un errore oppure un maldestro copia-incolla che è sfogato in tragedia.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
Ecco un esempio del copia incolla, una prova che quanto detto corrisponde a verità.
mercoledì 7 dicembre 2016
E ORA DICIAMO NO A JOBS ACT,VOUCHER E ALLE LIMITAZIONI DELLE RESPONSABILITÀ SOLIDALI.
Adesso ci sono tre nuovi quisiti proposti dalla CGIL, che ha raccolto 3 milioni e 300 mila firme, che riguardano l'abrogazione dei VOUCHER - la reintroduzione dell'ARTICOLO 18 - e la responsabilità solidale degli appalti.
Entro la fine dell'anno dovrebbe arrivare il giudizio di ammissibilità della Corte di Cassazione, e se sarà positivo, toccherà al Parlamento decidere la data dei referendum.
Il quesito sui VOUCHER punta all'abolizione dei buoni nati per le prestazioni di lavoro saltuarie che negli ultimi anni sono cresciute a livello esponenziale determinando un uso distorto che spesso si traduce in forme di sfruttamento e lavoro nero.
Il quesito sull'articolo 18 chiede la reintroduzione dello stesso esteso anche alle aziende che hanno più di 5 dipendenti, il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa.
Infine per il terzo quesito si chiede l'abrogazione delle norme che imitano le responsabilità solidali degli appalti in modo da difendere i diritti di quei lavoratori assunti dalle ditte subappaltatrici. In poche parole si andrebbero a tutelare tutti quei lavoratori che si troverebbero senza lavoro se la loro ditta subappaltante fallisca destinando le responsabilità sulla azienda appaltante.
Ora il fronte del NO che con il 60% dei voti ha bocciato nettamente le politiche messe in atto dal Governo Renzi deve sforzarsi per ripristinare le tutele e i diritti dei lavoratori spazzati via dal Jobs ACT.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
lunedì 5 dicembre 2016
AD AQUINO STRAVINCE IL NO CON IL 74% DEI VOTI.
La provincia di Frosinone si conferma in linea con le regione del Sud dove la percentuali di voti per il NO supera abbondandemente la media nazionale che si attesta sopra al 59%.
In particolare ad AQUINO il NO trionfa con il 73,88% dei voti confermandosi tra i primi dieci comuni della nostra provincia con la percentuale più alta nonostante un'amministrazione comunale, ovvero sindaco e qualche assessore tesserato,nettamente a trazione PD.
Un voto che ha confermato il disappunto dei cittadini italiani nei confronti del Governo Renzi e delle politiche neoliberiste imposte dal'Europa che di fatto stanno affamando lavoratori e pensionati. Per quanto riguarda il Lavoro nulla è stato fatto per combattere la grave crisi occupazionale che attanaglia il Paese.
Anche i cittadini di AQUINO hanno confermato la volontà di non stravolgere la nostra Costituzione. Chiediamo solo di farla applicare!
Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi.
Cit. Enrico Berlinguer.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
domenica 4 dicembre 2016
TABELLONE DI OGGI DOMENICA 4 DICEMBRE 2016
Per chi non ha avuto la possibilità di leggere il tabellone del Partito Comunista Italiano di Aquino inerente ai vari incarichi e all'aggravio delle spese di progettazione dell'ampliamento del cimitero comunale lo riproponiamo in questo post.
Buona lettura.
sabato 3 dicembre 2016
DOMANI IN PIAZZA CI SARÀ IL NOSTRO TABELLONE.
Anticipiamo la notizia sull'uscita del nostro tabellone in piazza. Un argomento che diversi cittadini ci hanno chiesto di trattare e a cui rivolgiamo delle domande concrete al sindaco con la speranza di ottenere qualche risposta.
Buona lettura a domani!
giovedì 1 dicembre 2016
IN RICORDO DI FIDEL. FROSINONE 2 DICEMBRE LARGO TURRIZZIANI ORE 17:00
Il Partito Comunista Italiano federazione di Frosinone organizza per il giorno 2 dicembre 2016 alle ore 17:00 a Frosinone in largo Turrizziani una manifestazione in ricordo del Presidente Fidel Castro e per l'occasione invita tutte le compagne e i compagni a partecipare della nostra provincia a partecipare all'iniziativa.
martedì 29 novembre 2016
UN APPELLO AI GIOVANI DI AQUINO E DELLA NOSTRA PROVINCIA: VOTATE NO PERCHÉ QUESTO GOVERNO VI HA TOLTO IL FUTURO.
Renzi lo sa bene! Nonostante abbia il Governo più giovane della storia della nostra Repubblica sa bene che non riesce a parlare a quella fascia della popolazione Under 35, ovvero ai giovani laureati e diplomati in cerca di lavoro. Un lavoro che sta sempre d più diventato precario e in molti casi con salari da fame.
I dati ISTAT indicano una disoccupazione giovanile inchiodata a un mostruoso 37,1% con punte che vanno dal 60% al 80% in regioni del Sud come la Campania, Calabria e Sicilia. Nella nostra provincia si attesta a un 52% ovvero abbondantemente sopra la media nazionale.
Le poche assunzioni a tempo indeterminato sono state pagate in gran parte dallo stato e hanno riguardato lavoratori maturi (over 50) infatti le imprese hanno usufruito degli sgravi fiscali del Job Act costato all'intera collettività ben 18 miliardi di euro ottenendo fra l'altro un risultato fortemente negativo se si guarda il numero degli occupati.
Anche il progetto "garanzia giovani" rivolto alla fascia di età Under 30 è risultato una bolla di sapone. I dati del ministero del Lavoro ne sono una prova infatti su quasi un milione di italiani iscritti a questo programma solo 32 mila (il 3,7 per cento) hanno trovato un'occupazione vera e un contratto decente. Molti iscritti non hanno mai riceuto una risposta dai centri per l'impiego.
Se a tutto questo aggiungiamo il forte ritardo nei pagamenti, i giovani stessi hanno rinunciato da subito a questo programma: non solo devo andare a lavorare ma devo rimetterci anche le spese è uno dei commenti frequenti.
La verità è che allo stato attuale sono molteplici i giovani che sono costretti a vivere con i propri genitori e che non riescono ad emancipazione dalla famiglia d'origine in quanto risultano ancora disoccupati, studenti o lavoratori malpagati e spesso saltuari.
Nell'ultimo rapporto dell'Istat si dice che un ragazzo su tre sotto i 34 anni è"sovraistuito", cioè troppo qualificato per il lavoro che svolge!
Se questo è lo scenario che il Governo Renzi ha prospettato ai nostri giovani mi sento in dovere di lanciare a loro un forte appello: questo Governo vi ha tolto il futuro - il 4 dicembre votate NO e mandiamo li tutti a casa. La costituzione non si tocca!
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone
domenica 27 novembre 2016
ECCO LE SERIE VINCENTI DELLA SOTTOSCRIZIONE NAZIONALE DEL PCI
Ogni premio è stato abbinato ad una ruota del gioco del lotto dell'estrazione di sabato 26 novembre 2016. Si prendono in considerazione soltanto i primi tre numeri estratti che andranno a determinare la serie vincente della sottoscrizione nazionale a premi per la RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO.
Ecco come:
Andiamo ad analizzare il primo premio in palio ovvero la FIAT PANDA 1.2 POP legata alla ruota di Roma.
Nella parte posteriore del biglietto viene riportato una seguenza di lettere (dalla A alla T) a cui corrispondono 5 numeri. Per esempio la lettera A ha numeri da 1 a 5, la lettera B ha numeri da 6 a 10 e così dicendo fino alla lettera T.
In base a questo sistema i primi due estratti della ruota di Roma andranno a determinare le due lettere della serie vincente mentre il terzo estratto sarà il numero vincente.
Infatti i primi tre numeri estratti sulla ruota di Roma del 26-11-2016 sono i seguenti:
30 - 67 - 01 che andranno a determinare la serie vincente FP 01.
Di seguito alleghiamo le serie vincenti di tutti e sei i premi messi in palio nella sottoscrizione.
sabato 26 novembre 2016
ADDIO PRESIDENTE FIDEL. SIMBOLO DELLA RIVOLUZIONE E DELLA RESISTENZA ANTIMPERIALISTA STATUNITENSE.
Un uomo simbolo della resistenza antimperialista statunitense, l’unico a non essere riuscito a far invadere culturalmente ed economicamente il proprio Paese.
La storia non raccontata o mal celata degli organi d’informazione occidentali, evidenzia che la rivoluzione cubana del 1959 portò al rovesciamento di Fulgencio Batista che garantiva immensi introiti alle multinazionali statunitensi che controllavano l’intera economia dell’isola. Allen Dulles, direttore della Cia dal 1953 al 1961, aveva come fine primario quello di eliminare Fidel Castro.
Il merito di Fidel Castro è quello di essere riuscito a frenare l’avanzata statunitense che negli anni ’80 con le aggressioni nel Centro America ha destituito Paesi, appoggiando feroci dittature militari come fatto in Cile, Bolivia, El Salvador, Nicaragua, Colombia, Guatemala, Honduras e Panama. L’affronto agli Stati Uniti la popolazione di Cuba l’ha pagato con un embargo durissimo che è durato cinquant’anni. Una crudeltà che gli Usa hanno imposto a tutti i Paesi non allineati come l’Iraq di Saddam.
Nonostante l’apartheid globale che ha dovuto subire, il Paese, anche se con difficoltà, è andato avanti e, attraverso delle politiche sociali, sanità e istruzione hanno raggiunto alti livelli.
Addio presidente Fidel... Hasta la Victoria Siempre
REVOCA PARCHEGGIO A PAGAMENTO: ANCORA UNA VOLTA ABBIAMO RAGIONE
Con ordinanza 37/2016 del 25 novembre 2016 viene finalmente messo fine a una brutta pagina della storia del nostro paese ovvero quella dei parcheggi a pagamento.
Fin da subito i Comunisti di Aquino si sono opposti a questo provvedimento e i fatti ci hanno dato ragione. Fin da subito abbiamo definito questa vicenda come un "MALDESTRO TENTATIVO DI FARE CASSA" messo in atto da Risi & Company. Fin da subito avevamo fatto notare a questa sorda maggioranza che un simile provvedimento arrecava solo danni per l'economia già fragile del nostro paese e per il nostro mercato che fino a qualche anno prima, ovvero prima del passaggio di Attila (i nostri amministratori), era il fiore all'occhiello della nostra provincia.
Oggi rimangono le spese effettuate per la loro realizzazione, cartelli imbustati con sacchi neri dell'immondizia, strisce blu e tagliandi per il pagamento della sosta da destinare alla raccolta differenziata il tutto a carico dei soliti noti ovvero dei cittadini di Aquino.
Complimenti! Proprio un esempio di cattiva gestione dei soldi pubblici e di una grande incompetenza dei nostri amministratori.
Ci hanno provato a far scappare la gente dal nostro paese ma per nostra fortuna non ci sono riusciti.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
venerdì 25 novembre 2016
CITTADINI ATTENTI AD AVERE IN MANO IL TELEFONO IN CONSIGLIO: IL SINDACO SI INDISPETTISCE!
Il fatto:
Oggi ho assistito, come sempre quando sono libero dal lavoro, alla seduta di Consiglio Comunale e come sempre ho ascoltato in silenzio lo svolgimento delle discussioni dei vari punti all'ordine del giorno.
Seduto in prima fila insieme ad altri cittadini con l'inconsapevole "colpa" di avere il mio cellulare fra le mani, assolutamente con display spento, mi sono visto rivolgere dal sindaco l'accusa di aver filmato parti del Consiglio. Ho girato il telefono è ho fatto notare che esso era spento.
Facile parlare quando non si può avere diritto di replica. Non ho avuto modo di poter dire al sindaco che se voleva controllare il mio telefono poteva farlo liberamente visto che nessun contenuto multimediale, nessun video e nessuna registrazione audio è presente sul dispositivo.
Praticamente i vecchi detti non sbagliano mai: il lupo sospetto abbaia alla luna.
Quindi cari cittadini attenzione ad assistere ad i Consigli Comunali con il telefono in mano visto che il sindaco si insospettisce facilmente accusando inutilmente chi esercita il proprio diritto di assistere ad una seduta pubblica.
Come si fa ad accusare senza un minimo di prova un cittadino? Per fortuna che testimoni del fatto erano il resto dei consiglieri e qualche cittadino presente all'accaduto.
#Sindaco stia sereno!
In compenso visto che si era parlato di diretta streming, anche dall'attuale amministrazione, non vedo il motivo di tutto questo allarmismo. Forse non si vuole far vedere ai cittadini cosa realmente accade in sede di Consiglio Comunale?
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
mercoledì 23 novembre 2016
UN NO PER CONTRASTARE UNA LEGGE ELETTORALE TRUFFA
L'Italicum assegna un premio di maggioranza spropositato (il 54% dei seggi) al partito più votato.
Se nessuno ottiene almeno il 40% dei voti al primo turno, la Camera viene consegnata al partito che vince il ballottaggio, anche se era stato scelto da un esigua minoranza di elettori (per esempio il 20%).
Questa falsa maggioranza potrà poi prendere -da sola o quasi- decisioni fondamentali per tutti: votare la fiducia al Governo, dichiarare lo stato di Guerra, concedere amnistie e indulti e persino eleggere organi di garanzia come il Consiglio Superiore della Magistratura e il Presidente della Repubblica.
Basta un NO per fermare questa nuova legge "truffa".
Non è questioni di costi ma è questione di democrazia!
martedì 22 novembre 2016
IL FIGARO DI RISI LO PAGANO I CITTADINI E NON LA REGIONE
Voglio intervenire con questa breve nota per chiarire un aspetto e delle voci che sono circolate dopo aver scritto l’articolo sul Barbiere di Siviglia e soprattutto su come viene impiegato il danaro pubblico dei cittadini di Aquino che pagano le tasse tra le più alte della nostra Regione.
In Piazza circolava la voce che l’opera risulterebbe finanziata per un importo di 4.500 dalla Regione Lazio (come se questi non fossero soldi dei contribuenti e di conseguenza anche dei cittadini di Aquino).
Purtroppo carte alla mano troviamo chiaramente scritto nella delibera N° 155 del 21-10-2016 che la spesa trova imputazione al capitolo 3535 del Bilancio 2016 (del Comune di Aquino e non della Regione Lazio) “spese organizzazione manifestazioni culturali – prestazione di servizi”. Il seguente provvedimento comporta impegno di spesa.
Chi mette in giro simili “fesserie” è pregato di andare a leggere prima le delibere e poi riportare notizie false e tendenziose.
Il segretario del PCI Aquino
PIETRO FERONE
sabato 19 novembre 2016
RISI CON FIGARO DA 4.500 EURO E I CITTADINI DI AQUINO ALLE PRESE CON IL CONGUAGLIO TARI.
Con delibera di Giunta Comunale N°155 del 21 ottobre 2016, per volontà dell'Assessore alla Cultura Risi, il Comune organizzerà per il giorno 23 dicembre 2016 presso la Sala Giovenale la rappresentazione dell'opera lirica "IL BARBIERE DI SIVIGLIA" con un impegno di spesa di euro 4.500 a cui si dovrà successivamente aggiungere le spese di SIAE collegate all'evento stesso.
Quasi 5.000 euro di spesa, Risi comodamente seduto in poltrona ad ascoltare FIGARO qua e FIGARO là, mentre i cittadini di AQUINO saranno alle prese con un'altra opera lirica, sempre della stessa regia Risi in veste di Assessore al Bilancio che farà suonare per tutti "LA TRAVIATA" o meglio dire "LA TRANVATA" a base di conguagli della TARI (tassa sui rifiuti) che saranno recapitati nel prossimo mese di dicembre.
Cittadini sempre più tartassati, con aliquote imposte dall'attuale amministrazione Risi al massimo, un addizionale IRPEF comunale aumentata, un rimborso TARSU promesso e mai ricevuto e i nostri amministratori incuranti della grande crisi che attanaglia la nostra società che si permettono il lusso di spendere cifre rilevanti per simili eventi. A proposito voglio comunque ricordare che le loro indennità di carica rimangono al massimo di quanto previsto dalla legge in quanto fino ad oggi Risi & Company non hanno rinunciato a un solo centesimo del loro compenso.
Sicuramente questa cifra poteva essere utilizzata nell'ambito del sociale venendo incontro alle esigenze delle famiglie più bisognose.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
giovedì 17 novembre 2016
RISOLUZIONE CONTRATTUALE: MAZZAROPPI COME VOTERÀ?
Il giorno 16 novembre 2016 è stata presentata presso la segreteria tecnico operativa dell'Ato 5 lo schema di delibera promosso dai sindaci Anti-ACEA nel quale si chiede all'assemblea dei Sindaci di approvare la risoluzione contrattuale con il gestore ACEA ATO 5 Spa. La riunione dovrebbe tenersi a breve e sono chiamati ad esprimere, con il proprio voto, i sindaci dei comuni che compongono l'Ato 5.
I sindaci che hanno deciso di firmare la richiesta di convocazione dell'assemblea e la proposta di delibere da approvare sono i seguenti: Frosinone, Ceccano, Sora, Cassino, Boville Ernica, Piedimonte S.G., Rocca d'Arce, Villa Santa Lucia, Ripi, Fiuggi, Arnara, Pescosolido e infine Strangolagalli.
A tal proposito il sindaco di Aquino come si comporterà? Manterrà fede al mandato conferitoli dal Consiglio Comunale e voterà a favore della risoluzione contrattuale oppure seguirà le linee di partito imposte dal PD e dal Presidente Pompeo?
Sinceramente ci auguriamo che sceglierà la prima ipotesi visto che su queste tematiche la tutela dei cittadini deve essere messa al primo posto tralasciando le logiche di eventuali strategie politiche sia di destra che di sinistra. L'ACQUA è un bene comune e deve essere salvaguardato e soprattutto occorre ritornare ad una gestione pubblica del servizio in linea con quanto deciso dalla maggioranza dei cittadini italiani al Referendum.
Anche questa volta vi terremo aggiornati su eventuali sviluppi di questa vicenda.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
martedì 15 novembre 2016
PERCHÉ NO LA FGCI DI AQUINO ORGANIZZA UN INCONTRO DIBATTITO GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE ORE 17
La Federazione Giovanile Comunisti Italiani di Aquino organizza per il giorno 17 novembre alle ore 17:00 presso la locale sede del PCI sita in Piazzetta Conti di Aquino un incontro - dibattito sulle ragioni del NO al Referendum Costituzionale del 4 dicembre che vedrà la partecipazione di esponenti locali del comitato provinciale per il NO.
Con la riforma della Costituzione, con il combinato disposto dalla legge elettorale, Renzi "smantella" la Democrazia. Non è vero che si riducono i costi della politica e che si semplifica l'iter del processo legislativo.
È vero invece che la sovranità popolare è azzerata (contrariamentea quanto disposto dall'articolo 3 della Costituzione) e che il potere politico viene consegnato ad una minoranza di privilegiati.
Non è questione di conti, ma è questione di democrazia. Non si tratta di schieramenti - si tratta di qualcosa che appartiene a tutti.
Con il NO possiamo fermare questo potere oppressivo e difendere la Costituzione Repubblicana.
Il segretario della FGCI AQUINO
ANTONIO EURITI
sabato 12 novembre 2016
CIMITERO COMUNALE: PER ORA SOLO AGGRAVIO DELLE SPESE E I CITTADINI CHE HANNO PAGATO ASPETTANO LA CONSEGNA DEI NUOVI LOCULI.
A sentire le parole del nostro sindaco sembrava tutto fatto! Era il 13 gennaio 2015 quando su aquino cresce viene pubblicato un comunicato stampa dell'attuale amministrazione con le seguenti dichiarazioni:
《Il progetto riguarda un’area di circa 9.200 metri quadrati: un piano che in tutto prevede la realizzazione di 1881 nuovi loculi e 41 cappelle, per una spesa di 653 mila euro.
Per ora si darà il via al primo lotto dell’opera: sono 156 i loculi che verranno realizzati subito. Con l’approvazione da parte del consiglio comunale si potrà infatti procedere fin da ora con la gara d’appalto e quindi successivamente con il via ai lavori. Bisognerà attendere solo i tempi tecnici durante i quali gli uffici prepareranno la documentazione necessaria.
“Si tratta di una risposta concreta alle esigenze dei cittadini – ha spiegato il sindaco Libero Mazzaroppi – con queste opere stiamo dando un seguito a tutte le richieste arrivate in municipio fin dal 2007. Tutti i loculi che verranno realizzati infatti sono già stati prenotati”》
A quanto pare, a distanza di circa 2 anni dal suddetto articolo, ci sono tantissimi cittadini di Aquino che hanno già versato un acconto per l'acquisto dei propri loculi e ancora non hanno ricevuto nulla. Altro che tempi tecnici - direi tempi biblici!
Quando inizieranno i lavori e quando effettivamente sarà prevista la consegna dei nuovi loculi? Sindaco risponda!
In compenso a lievitare sono stati i costi inerenti alla progettazione esecutiva e del piano sicurezza. Vediamo perché:
Con determina N°190 del 19-11-2014 è stato annullato l'incarico professionale per le prestazioni non eseguite (progettazione esecutiva e piano sicurezza) all'ING. Mario Rago al quale però sono state riconosciute le prestazioni già espletate per la progettazione definitIva per un importo pari a 22.115 euro. Ricordo che l'importo complessivo consisteva per una spesa totale di euro 38.000 e comprendeva progettazione esecutiva - progettazione definitiva - piano di sicurezza.
La nuova progettazione esecutiva e il piano sicurezza viene affidata dall'attuale amministrazione, per una spesa complessiva di euro 37.350 oneri esclusi, ai seguenti tecnici:
ING.Achille Giangrande capogruppo mandatario euro 26.057;
Geometra ANTONIO RISI euro 21.319.
Praticamente una spesa totale pari a 47.376 euro. Un aggravio quindi della spesa iniziale di ben 30.000 se calcoliamo che in precedenza l'ING Mario Rago aveva previsto per la progettazione esecutiva e piano sicurezza (prestazioni non eseguite) una spesa di circa 16.000 euro.
Anche in questo caso chiediamo al sindaco di spiegare i motivi che hanno indotto l'attuale amministrazione verso simili scelte che si sono rilevate gravose nei confronti dell'intera collettività.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
venerdì 11 novembre 2016
LE TRE DESTRE
In Italia ormai è chiaro a tutti che lo schieramento politico è egemonizzato e totalizzato da concetti di destra con tendenze demagogiche e populiste. Possiamo sicuramente considerare la destra liberista asservita al grande capitale finanziario europeo ed internazionale che è quella che si riconosce nel partito di Renzi.
La seconda forma di destra che si sta espandendo in tutta Europa è quella populista che trova nella Lw Pen in Francia, in Salvini e Fratelli d'Italia l'espressione politica che trova facile presa in una società spaventata e disorientata da bisogni materiali.
La terza forza di destra è quella qualunquista del M5S che afferma: né di destra e né di sinistra come del resto ha ribadito un suo esponente di spicco l'onorevole Di Battista.
A questo punto è chiaro che il problema non è di chi si colloca a destra, visto l'ampia offerta e le varie opzioni che ha a disposizione; il problema è di chi a sinistra, essendo il panorama politico molto più limitato, e non avendo, dunque, la stessa possibilità di scelta.
Noi Comunisti riteniamo che la sinistra per tornare ad essere punto di riferimento si debba concentrare su due temi fondamentali ovvero: LA PACE E IL LAVORO.
Si può essere di sinistra appoggiando le guerre che la NATO e la politica USA portano avanti?
Noi riteniamo di NO e crediamo che per una politica di pace occorre favorire il dialogo tra i popoli e contrastare queste politiche guerrafondaie.
Si può essere di sinistra abolendo l'Articolo 18?
Noi riteniamo di NO. Una politica di sinistra seria sul lavoro si può concepire solo con maggiori diritti e tutela sul lavoro, un salario dignitoso e mettere al centro dello sviluppo produttivo il lavoratore.
Noi Comunisti su questi temi fondamentali siamo disponibili al confronto con tutti quelli che si riconoscono in questi valori per costruire un ampio schieramento ed affrontare in modo unitario le prossime elezioni. Se non ci saranno le condizioni i Comunisti si presenteranno da soli con il proprio simbolo e il proprio nome, segno di una tradizione che speriamo ricominci.
Il segretario del PCI FROSINONE
ORESTE DELLA POSTA
lunedì 7 novembre 2016
99 ANNI DALLA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE 1917
L'insurrezione vittoriosa del 7 novembre 1917 e il processo di costruzione del socialismo in Russia e nei territori che, nel 1922, si associarono nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, hanno lasciato ai rivoluzionari di tutto il mondo esperienze e insegnamenti preziosi: il partito, la sua organizzazione e principi organici; il ruolo del Partito, della classe operaia e delle masse; la necessità delle alleanze politiche e sociali; lo sviluppo della teoria dello Stato e della rivoluzione; la dialettica tra il generale e il particolare e la questione del potere rimangono oggi come questioni centrali della teoria marxista-leninista.
Ma l'epopea rivoluzionaria iniziata il 7 novembre 1917 ha rappresentato anche un esaltante esempio, pieno di significato, per dimostrare che non esistono ostacoli sufficientemente potenti in grado di contenere l'iniziativa realizzatrice della classe operaia, dei lavoratori e dei popoli, diretti e orientati dai loro partiti e organizzazioni di avanguardia. Commettendo errori caratteristici dei pionieri e trovando forme creative in grado di correggerli e superarli, e ricominciando più volte, dopo la guerra civile e l'invasione nazi-fascista, sapendo retrocedere quando necessario per immediatamente dopo avanzare impetuosamente, i comunisti, la classe operaia e il popolo sovietici si sono lanciati con entusiasmo nella costruzione di una nuova società. Le conquiste realizzate, a un ritmo impetuoso anche in condizioni avverse, rappresentano l'impressionante testimonianza della capacità trasformatrice delle masse organizzate e in movimento, con un impatto in tutto il mondo.
Quanto alle sconfitte subite alla fine del XX secolo, con le drammatiche conseguenze che oggi ben conosciamo – di cui il brutale aumento dello sfruttamento dei lavoratori e dell'oppressione sui popoli e la proliferazione delle guerre imperialiste sono esempi attuali –, non annullano assolutamente questi insegnamenti, esperienze e conquiste. Le esperienze della costruzione delle società socialiste sono elementi essenziali della futura costruzione del socialismo in Portogallo e delle sue caratteristiche, espresse nel Programma del PCP.
Fonte MARXXI
domenica 6 novembre 2016
14 CARTELLI IMBUSTATI TESTIMONIANO IL FALLIMENTO DI QUESTA AMMINISTRAZIONE E IN PARTICOLARE DEL VICESINDACO RISI!
Una storia, quella dei parcheggi a pagamento, che tutti ormai amaramente conosciamo. Le motivazioni per la loro istituzione erano dettate, almeno per la fantasiosa visione dei nostri amministratori, per migliorare le condizioni della circolazione e della connessa sicurezza stradale facendo fronte sia alle esigenze di una maggiore accessibilità ai servizi e una migliore qualità della vita, sia di carattere economico connesse ad una migliore gestione dei tempi di sosta al fine di garantire una maggiore attrattività del mercato, nonché delle attività commerciali ivi presenti.
Con ordinanza N°5/2016 del 26 febbraio 2016 veniva disposta la sospensione per 6 mesi dell'ordinanza N° 37/2015 che prevedeva l'introduzione dei famosi parcheggi a pagamento con il sistema denominato "SostAquino"- sicuramente si doveva chiamare scappAquino visto il drastico calo di presenze registrato in quel breve periodo per quanto riguarda sia il mercato e sia per tutte le attività commerciali del nostro paese.
Notevoli le responsabilità di Risi che come delegato al bilancio aveva addirittura previsto un introito di ben 30.000 euro per poi successivamente correggere il tiro abbassando la previsione a 13.000 euro. Una previone nettamente sbagliata visto la breve durata delle "strisce blu".
Nel frattempo rimangono 14 cartelli IMBUSTATI con sacchi della spazzatura neri costati alla collettività 1.600 euro, strisce blu che pian piano i stanno cancellando e una miriade di tagliandi che dovevano servire per il pagamento della sosta destinati a diventare rifiuti differenziati.
14 cartelli che testimoniano il fallimento di questa amministrazione che pur di non ammettere le proprie responsabilità giustifica la sospensione del pagamento della sosta per carenza di personale addetto al controllo. Praticamente non potevano emettere ulteriori multe in modo da completare l'opera: far scappare la gente dal nostro paese.
Ancora una volta a distanza di oltre 8 mesi dall'ordinanza di sospensione dei parcheggi a pagamento i Comunisti di Aquino chiedono il definitivo annullamento della delibera 117 che di fatto ha introdotto le strisce blu e la rimozione dei 14 cartelli imbustati che di certo non rappresentano un bel vedere per i passanti.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
mercoledì 2 novembre 2016
RACCOLTA DIFFERENZIATA: CITTADINI OCCHIO ALLE MULTE!
Oltre al danno anche la beffa! Oltre a differenziare i rifiuti e pagare tasse altissime senza un minimo di sconto sulla tariffa ora bisogna stare attenti anche alle multe. In questi giorni diversi cittadini ci hanno segnalato di aver ricevuto un volantino a firma della direzione, non si sa se dell'Unione Cinquecittà o da parte della DE VIZIA, in cui si avvisano gli utenti che in caso di un'errata differenzazione dei rifiuti indifferenziati si potrebbe incorrere in una sanzione!
Ma entriamo nel merito della questione. Sul volantino viene specificato che il rifiuto secco indifferenziato non dovrà contenere nessun materiale reciclabile quali carta, plastica, plastica dura, vetro e umido.
Nelle brochure informative distribuite dall'Unione Cinquecittà a tutti gli utenti viene indicato che nel secchio grigio(rifiuto indifferenziato) si poteva inserire: carta e cartoni sporchi, carta oleata o plastificata, giocattoli,bacinelle e oggetti in plastica dura, oggetti in plastica mista ad altri materiali. Ovvero tutto il contrario di quello che fino ad oggi ci hanno detto di differenziare.
A noi non sembra giusto ricevere queste tipo di minacce visto il prezzo salato che tutti noi utenti siamo costretti a pagare! I primi in difetto a quanto pare non siamo noi cittadini di Aquino.
Invitiamo il Presidente dell'Unione a fare ulteriore chiarezza sulla vicenda indicando con maggiore attenzione a tutti gli utenti, usando per esempio ulteriore materiale informativo, come svolgere regolarmente la raccolta differenziata visto la discrepanza riscontrata e soprattutto evitando di andare a gravare ulteriormente nelle tasche dei cittadini che di tasse, almeno per quanto riguarda il comune di Aquino (tasse aumentate dallo stesso Presidente), ne pagano già abbastanza.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
lunedì 31 ottobre 2016
HALLOWEEN NELLA CASA DI SAN TOMMASO? NO GRAZIE!
È passato un anno dalla infelice manifestazione organizzata dall'attuale amministrazione in occasione della festa di Halloween svolta nella casa del nostro Santo Patrono. Al posto della mostra sulla vita di San Tommaso prese posto una bara con tanto di mostri e vampiri.
La notizia fece scalpore in tutta la provincia e uscì su tutti i quotidiani locali. A nulle sono valse le giustificazioni dell'allora Assessore Di Ruzza per giustificare la scelta del luogo da adibire a castello dei mostri. Sindaco e Assessore alla Cultura responsabili comunque dell'accaduto non fecero nulla per interrompere la manifestazione. Eppure di locali a disposizione ve ne erano a bizzeffe visto che si potevano tranquillamente utilizzare le cantine presenti nel borgo medioevale. Invece no si scelse proprio la casa di San Tommaso!
Oggi a distanza di un anno speriamo che simili episodi non si ripetano più soprattutto per rispetto in prims del Santo e del luogo e poi di tutti i cittadini di Aquino.
sabato 29 ottobre 2016
SECONDA INIZIATIVA DEL PCI DI AQUINO PER SPIEGARE LE RAGIONI DEL NO.
Il Partito Comunista Italiano di Aquino sarà in Piazza San Tommaso, domenica 30 ottobre 2016, per promuovere le ragioni del NO al Referendum Costituzionale che si terrà il prossimo 4 dicembre. Riteniamo fondamentale informare i cittadini su cosa effettivamente siamo chiamati a votare e soprattutto perché è importante votare NO per difendere la nostra Costituzione da sempre definita da tutti , anche da chi oggi vuole stravolgerla, "la Costituzione più bella del mondo".
Questa è la seconda delle diverse iniziative in programma che i Comunisti di Aquino metteranno in piedi per cercare di tamponare la grande campagna di "disinformazione" messa in campo dal PD e da Renzi. Città tappezzate di manifesti in ogni angolo, pulman con slogan elettorali, e soprattutto utilizzo spropositato dei mass media e non siamo ancora entrati nel vivo della campagna elettorale, quindi potete immaginare cosa potrà accadere fra pochi giorni.
Invitiamo i cittadini di Aquino a partecipare e rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche del paese che si rirovano sulle ragioni del NO a dare vita ad iniziative condivise per dare massima diffusione sul reale significato di questo Referendum.
I risparmi del nuovo Senato sono irrisori: una quarantina di milioni all'anno senza contare i rimborsi spese per sindaci e consiglieri regionali provenienti da ogni parte d'Italia. Per risparmiare la stessa cifra sarebbe bastato decurtato del 10% lo stipendio complessivo dei deputati e senatori senza toccare la Costituzione e soprattutto senza togliere il diritto di voto agli italiani.
Il segretario del PCI AQUINO
Pietro Ferone
giovedì 27 ottobre 2016
SINDACO QUESTA SE LA POTEVA RISPARMIARE. COME SI FA A DICHIARARE IN SOLO 7 MINUTI DAL TERREMOTO CHE LE STRUTTURE SONO AGIBILI?
Ore 19:10 epicentro Castel Sant'Angelo sul Nera scossa di magnitudo 5,4.
Ore 21:18 epicentro Visso (Macerata) scossa di magnitudo 5,9.
Ore 21:25 ovvero 7 MINUTI DOPO la scossa avvertita molto forte anche nel nostro Paese il Sindaco dichiara:" Voglio tranquillizzare tutti. Le strutture pubbliche, a seguito di un primo esame e monitoraggio, non hanno subito alcun danno. Sono assolutamente sicure."
In solo sette minuti il sindaco vuole farci credere che sono state controllate tutte le scuole, comprese quelle dell'infanzia, del comune, del consultorio, del sottopasso e del cavalcaferrovia?
E chi ha effettuato il controllo avendo tra l'altro un corpo di Polizia Municipale ridotto ai minimi termini? È stato rilasciato qualche nulla osta scritto?
Personalmente non ci sembra fattibile tutto ciò che dichiara il nostro sindaco, ovvero non ci sembra possibile che si possa in così poco tempo rassicurare la cittadinanza e in particolare i genitori dei bambini e tutto il personale che opera in questi edifici pubblici.
Questa sinceramente se la poteva proprio risparmiare sindaco! Evidentemente qualche mi piace su Facebook conta più della sicurezza della collettività.
Intanto fra i vari commenti del suo post su Facebook c'è anche chi fa presente di problemi di agibilità di una rampa che penso che il nostro sindaco conosca bene e delle varie vie di fuga che risulterebbero ridotte all'unica scala presente nell'edificio. Già le scale che sono assolutamente tra i punti più pericolosi in caso di terremoto.
Aspettiamo fiduciosi la pubblicazione di eventuali documenti redatti dopo i controlli effettuati e soprattutto da chi sono stati redatti.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
mercoledì 26 ottobre 2016
LE NOSTRE SCUOLE SONO SICURE? LO CHIEDIAMO AL SINDACO E AL DIRIGENTE SCOLASTICO.
In questo periodo abbiamo avuto tutti gli occhi puntati sulla scuola di Amatrice crollata nonostante fosse stata rifatta recentemente secondo le vigenti normative antisismiche ma la domanda che ogni genitore, ogni insegnate, ogni dirigente o collaboratore scolastico e ogni amministratore deve porsi alla riapertura delle scuola è: quanto è sicuro il luogo dove insegno? La mia scuola da chi è stata costruita? Nei cassetti del preside o del sindaco c’è il certificato di relazione geologica e geotecnica? E quello di agibilità statica? Ancora: chi è il responsabile del servizio di prevenzione e protezione? Come vengono fatte le prove di evacuazione?
A livello nazionale il numero di scuole presenti in territorio sismico è il 54% del totale degli edifici pubblici. Secondo l’ultimo rapporto presentato da Legambiente gli edifici in cui è stata eseguita la verifica di vulnerabilità antisismica tra i comuni a rischio nella zona 1 e 2 sono il 26,8%. Non solo: sebbene cresca leggermente l’attenzione rivolta alla costruzione di edifici con criteri antisismici (8%), costruire nuove scuole con criteri di bioedilizia continua a essere una pratica che i Comuni non adottano se non in alcuni regioni del nostro Paese (0,6%). Dal 2010 al 2014 le scuole costruite seguendo i criteri antisismici sono diminuite dal 10,3% all’8,7%.
A quanto pare anche nel nostro paese sono diversi i genitori che si chiedono se effettivamente le strutture scolastiche di Aquino siano o meno agibili e se rispecchiano a fondo i criteri antisismici. Diversi genitori denunciano problemi strutturali e di sicurezza, scarsa pulizia dei bagni, infiltrazioni d'acqua, banchi e sedie fatiscenti, ecc... almeno così sembra trasparire dai diversi commenti emersi sui social network.
A questo punto i Comunisti di Aquino chiedono in primis al sindaco e poi alla dirigente scolastica di far luce su queste vicende è in particolar modo chiediamo se le nostre scuole rispecchiano i criteri antisismici e se sono state dichiarate agibili e ed eventualmente chi ha redatto il certificato di agibilità statica.
Tengo a precisare che non è nostra intenzione strumentalizzare con futili polemiche l'attuale situazione dei fatti ma per il bene dei nostri figli e per informare tutti i genitori chiediamo delucidazioni a chi è preposto a controllare e a vigilare sulla sicurezza delle nostre scuole.
Quando si parla di sicurezza non deve esistere né destra e né sinistra, né maggioranza e né opposizione ma solo il bene, in questo caso, dei figli e di chi lavora nell'ambito scolastico.
Il segretario del PCI di AQUINO
PIETRO FERONE
sabato 22 ottobre 2016
SPORT-POLITICHE GIOVANILI E TEMPO LIBERO IMPEGNI NON RISPETTATI !!!
Continuiamo ad analizzare il programma elettorale che era stato presentato ai cittadini dall'attuale amministrazione e oggi vogliamo focalizzare l'attenzione sullo sport, politiche giovanili e tempo libero. Ecco cosa promettevano:
- nelle opere pubbliche era previsto la realizzazione di un centro sportivo polifunzionale e piscina ma il paradossalmente oltre a mancare poi chi in realtà dovrebbe giocarci ancora non si muove una foglia. NON FATTO!
- riattivare il campo da tennis e calcetto a via A.Moro e costruire all'interno della stessa struttura due camper da bocce. NON FATTO
- realizzare campetti all'interno del Parco del Vallone, lasciato quasi in stato di abbandono, e nel bosco Toccheto. NON FATTO!
- sostenere le iniative agonistiche e ricreative delle numerose società sportive che una volta, prima del passaggio di Attila (l'attuale amministrazione) erano presenti sul territorio. NON FATTO ANZI SONO SPARITE PURE LE SOCIETÀ.
- valorizzare il Vallone come luogo di incontro, studiando ipotesi per proporlo come luogo per eventi (dal 2013 non risulta essere stata svolta alcuna manifestazione) e prevedere di affidare ad associazioni e/o privati con la possibilità di aprire un chiosco di ristorazione. NON FATTO!
Questo era quello che promettevano Risi e mazzaroppi in campagna elettorale! Cittadini giudicate voi se qualcosa di questi punti appena elencati siano stati effettivamente realizzati a distanza di oltre tre anni e mezzo di amministrazione. Solo promesse e niente più.
Ancora una volta per quanto detto e per la mole di tasse introdotte (tutto sulle spalle dei cittadini di Aquino) i Comunisti di Aquino continuano a bocciare severamente l'operato dell'amministrazione RISI mazzaroppi.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
mercoledì 19 ottobre 2016
DOMENICA 23 IL PCI IN PIAZZA PER LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE. #IOVOTONO
Il Partito Comunista Italiano di Aquino sarà in Piazza San Tommaso, domenica 23 ottobre 2016, per promuovere le ragioni del NO al Referendum Costituzionale che si terrà il prossimo 4 dicembre. Riteniamo fondamentale informare i cittadini su cosa effettivamente siamo chiamati a votare e soprattutto perché è importante votare NO per difendere la nostra Costituzione da sempre definita da tutti , anche da chi oggi vuole stravolgerla, "la Costituzione più bella del mondo".
Questa sarà una delle prime iniziative dei Comunisti di Aquino per cercare di tamponare la grande campagna di "disinformazione" messa in campo dal PD e da Renzi. Città tappezzate di manifesti in ogni angolo, pulman con slogan elettorali, e soprattutto utilizzo spropositato dei mass media e non siamo ancora entrati nel vivo della campagna elettorale, quindi potete immaginare cosa potrà accadere fra pochi giorni.
Invitiamo i cittadini di Aquino a partecipare e rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche del paese che si rirovano sulle ragioni del NO a dare vita ad iniziative condivise per dare massima diffusione sul reale significato di questo Referendum.
I risparmi del nuovo Senato sono irrisori: una quarantina di milioni all'anno senza contare i rimborsi spese per sindaci e consiglieri regionali provenienti da ogni parte d'Italia. Per risparmiare la stessa cifra sarebbe bastato decurtato del 10% lo stipendio complessivo dei deputati e senatori senza toccare la Costituzione e soprattutto senza togliere il diritto di voto agli italiani.
Il segretario del PCI AQUINO
Pietro Ferone
sabato 15 ottobre 2016
PARALLELA DI VIA ROMA: DUE PESI E DUE MISURE.
Il giorno 14 ottobre si è svolto il Consiglio Comunale e tra i vari punti all'ordine del giorno vi era la ormai famosa "parallela di via Roma" e la nuova rotonda su via Casilino nei pressi del cavalcaferrovie.
Sono stati approvati entrambi i progetti usando però due logiche diverse. Per quanto riguarda la rotonda su via Casilina il nostro Sindaco illustra il progetto dicendo che quest'opera consentirà di interrompere i due tratti di rettilineo in modo da rallentare il traffico e di eliminare una curva pericolosa presente proprio nei pressi del bivio per accedere ad Aquino.
Invece per quanto riguarda la parallela di via Roma si è deciso di approvare una variante al progetto iniziale, che prevedeva un percorso rettilineo, inserendo di fatto una curva "parabolica" nel tratto finale come raccordo per l'immissione sulla strada di collegamento di via Roma giustificando il tutto per garantire la sicurezza.
Due pesi e due misure che fanno evidenziare fin da subito le ambiguità di questa amministrazione.
Il nuovo percorso, inoltre, va a danneggiare anche un nostro concittadino al quale verrà tagliata in due la propria proprietà in quanto il nuovo tracciato andrebbe realizzato proprio su quella particella di terreno. A nulle sono valse le osservazioni del nostro concittadino che chiedeva una soluzione alternativa in modo da lenire la quota di terreno oggetto dell'espropriazione.
Inserire una curva per garantire la sicurezza non mi sembra una cosa razionale, si poteva tranquillamente realizzare una piccola rotatoria, che inoltre piacciono tanto anche al nostro sindaco, al fine del tratto di rettilineo interessato.
Visto che un progetto iniziale era già presente e che il nuovo ha suscitato le giuste lamentele di un nostro cittadino, che come detto in precedenza vede il suo terreno tagliato a metà dal nuovo tracciato, era davvero essenziale procedere a questa nuova variante con l'aggravante di ulteriore spesa per la progettazione e la realizzazione di questa parabolica?
Non si poteva trovare un giusto compromesso per non danneggiare ulteriormente il terreno oggetto dell'espropriazione?
Alleghiamo all'articolo il progetto iniziale e quello con la nuova variante.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE
giovedì 13 ottobre 2016
RISOLUZIONE CONTRATTUALE: MAZZAROPPI IL TEMPO È SCADUTO! OGGI VEDREMO COME VOTERÀ IL NOSTRO SINDACO.
È stata convocata per oggi 13 ottobre 2016 l'Assemblea dei Sindaci dell'Ato 5 di Frosinone con il seguente ordine del giorno: Convenzione di gestione tra Ato n.5 Lazio meridionale - Frosinone ed Acea A - Diffida ad adempiere ex articolo 1454 c.c. - Valutazione delle controdeduzioni del gestore Acea Ato 5 s.p.a. - Determinazioni conseguenti.
In poche parole oggi si dovrebbe decidere il futuro, o meglio dire la "cacciata", di Acea dal nostro territorio e saranno proprio i Sindaci a decidere. Ho usato il condizionale perché dalle prime informazioni a disposizione del Coordinamento Acqua Pubblica Frosinone, e diffuse sui diversi social network, sembrerebbe che la scelta di cacciare il gestore dalla Ciociara non sia intenzione dei nostri amministratori che di fatto accerterebbero che non vi sono i presupposti per disporre la RISOLUZIONE CONTRATTUALE avviata con delibera n.2 del 18 febbraio 2016.
Oggi vedremo anche come voterà a tal proposito il Sindaco di Aquino che voglio ricordare che ha ricevuto dal proprio Consiglio Comunale (così come la maggioranza dei sindaci presenti) il mandato per avviare la famigerata RISOLUZIONE CONTRATTUALE.
Sicuramente vi terremo informati sullo sviluppo della vicenda invitando Mazzaroppi e gli altri Sindaci a rispettare gli impegni presi con i cittadini. Oggi per usare le sue stesse parole vedremo "chi è veramente schierato contro Acea".
Il segretario del PCI Aquino
Pietro Ferone
martedì 11 ottobre 2016
ELEZIONI COMUNALI: CI SONO LE CONDIZIONI PER UNA UNITÀ DI INTENTI E PER UN PROGRAMMA CONDIVISO.
Manca un anno e mezzo per le prossime elezioni comunali, che si svolgeranno per la primavera del 2018, e già il dibattito politico si sta accendendo. Dopo una serie di incontri con diversi cittadini ed esponenti politici del paese possiamo dire che ci sono tutte le condizioni per comporre una lista unica con un programma serio e fattibile che sia alternativo alle attuali scelte politiche compiute dall'attuale amministrazione.
I Comunisti di Aquino invitano tutti i cittadini e le varie forze politiche del paese interessate al bene comune a partecipare ai futuri incontri per elaborare un programma che risponda alle reali esigenze dei cittadini in modo da gettare le basi solide per la composizione della futura lista civica da presentare alle prossime elezioni comunali.
Riteniamo che ci siano tutte le condizioni per farlo è che i tempi siano già maturi. I personalismi, che spesso hanno animato la politica nel passato, devono essere superati in quanto l'interesse primario è e deve assolutamente rimanere il bene per la nostra città.
Su queste basi, sull'onestà e sulla trasparenza, riteniamo che si debba proseguire. Come sempre siamo aperti a qualsiasi confronto programmatico con tutti, fermo restando che il bene comune debba essere messo sempre al primo posto.
Il segretario del PCI AQUINO
PIETRO FERONE.
domenica 9 ottobre 2016
IN RICORDO DEL COMANDANTE CHE GUEVARA 49 ANNI DOPO LA SUA MORTE.
《Davanti a tutti i pericoli, davanti a tutte le minacce, le aggressioni, i blocchi, i sabotaggi, davanti a tutti i seminatori di discordia, davanti a tutti i poteri che cercano di frenarci, dobbiamo dimostrare, ancora una volta, la capacità del popolo di costruire la sua storia.》
《La differenza tra il vestiario da notte e quello da giorno stava, generalmente, nelle scarpe.》
《La mia casa ambulante avrà ancora due gambe e i miei sogni non avranno frontiere.》
《Le rivoluzioni non si esportano. Le rivoluzioni nascono in seno ai popoli.》
Ernesto Che Guevara
Rivoluzionario, guerrigliero, scrittore e medico argentino.
venerdì 7 ottobre 2016
PIETRO FERONE ELETTO SEGRETARIO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO DI AQUINO. NUOVO DIRETTIVO CON PIÙ GIOVANI.
L'assemblea della locale sezione A.Gramsci di AQUINO del PCI, chiamata a eleggere le nuove cariche della struttura del partito, ha eletto all'unanimità il compagno Pietro Ferone segretario del nuovo Partito Comunista Italiano di AQUINO. Nominato anche il nuovo direttivo di sezione di cui fanno parte i seguenti compagni: Della Posta Oreste, Caprio Claudio, Magnapera Antonio, Ripa Mario, D'Arpino Elisa, Mordente Francesco, Euriti Antonio, Di Nardi Pietro e lo stesso segretario di sezione Pietro Ferone.
Eletto all'unanimità Antonio Euriti come segretario del settore giovanile, ovvero della FGCI.
Un direttivo rinnovato con l'ingresso di nuovi componenti, soprattutto giovani, che avrà come primo impegno la campagna elettorale per il referendum costituzionale, per sostenere le ragioni del NO, mettendo in campo iniziative pubbliche in modo da informare i cittadini sull'importanza del referendum e della difesa della nostra Carta Costituzionale.
Come secondo impegno sarà traghettare il partito verso la campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a primavera del 2018 ribadendo la priorità di comporre una lista unica e unitaria basata su un programma elettorale serio e condiviso da tutte le forze che si oppongono all'attuale maggioranza di cui contestiamo duramente molte delle scelte compiute, in primis l'aumento delle tasse e il mancato rispetto del programma elettorale.
mercoledì 5 ottobre 2016
MAZZAROPPI NEL PANTANO DELL'UNIONE. RISCHIO DEFAULT?
In questi giorni sugli organi di informazione si è letto molto delle problematiche sull’Unione “Cinquecitta”. Questa volta ad intervenire non sono gli addetti ai lavori, ma è la politica, attraverso il segretario del Pci di Aquino Pietro Ferone il quale, nel leggere questi numeri, vuole fortemente mettere in risalto quanto c’è di vero visto che è a rischio l’esistenza dell’Ente intercomunale. Il segretario dei Comunisti della sezione aquinate è ancora più amareggiato nell’apprendere affermazioni di più di qualche Sindaco che continua a dire: “... l’Unione è in salute, i conti sono apposto e le casse sono floride”. Qualche altro autorevole Sindaco invece, afferma che quanto scritto “… non corrisponde a verità”. «A questo punto mi sorge un dubbio: queste persone che affermano che è tutt’ok – esordisce il segretario del Pci di Aquino Pietro Ferone - hanno mai letto i documenti? Perché, quanto andrò a confermare adesso, già voi stessi vi renderete conto della gravità in cui versa l’Unione, e sono convinto che non abbiamo ancora letto tutta la verità, vista la determinazione degli addetti ai lavori; molto presto scopriremo nuove verità. Mi chiedo come possono smentire certe cifre, e mi riferisco al debito che l’Unione ha contrato nei confronti della società che svolge il servizio di raccolta differenziata. Parliamo di cifre di un certo interesse pari a 917.588,58 euro. Sono numeri questi, se pubblicati dagli addetti ai lavori, che sono stati pur presi da qualche documento in loro possesso. Ma il fatto che più mi preoccupa, sempre leggendo questi articoli, è che i Comuni hanno versato all’Unione 615.947,12 euro; e non se non comprendono le ragioni visto che non sono stati versati alla società. Se non sono stati versati o sono presenti sul conto corrente o ci dovranno dire come sono stati utilizzati. Presidente Mazzaroppi, ma questi numeri Lei se li è mai letti? E se non sono veritieri smentisca immediatamente che il debito verso la società è di 917.588,58 euro. Presidente, sconfessi questi numeri». Il segretario dei Comunisti Ferone affonda ancor più il coltello sulla gestione. «Lei, Presidente, si è tanto vantato dell’efficienza e trasparenza della centrale unica di committenza, ma l’articolo del 23 settembre l’Avv. e consigliere d’opposizione Ermelinda Costa è chiaro e senza ombre. Presidente Mazzaroppoi, Lei ha firmato delle convenzioni ed ha permesso l’affidamento della gara d’appalto senza aver acquisito le garanzie, ovvero le fideiussioni. Non credo che Lei possa permettersi di venir meno a quanto approvato nei vari consigli comunali e da Lei sottoscritto. Le assicuro che continuerò a seguire da vicino tutto ciò che riguarda l’Unione perché sono anche convinto, aldilà degli slogan di più Sindaci, che il perdurare di questo modo di gestire porterà inevitabilmente allo scioglimento di quest’Ente, e per Lei, Presidente Mazzaroppi, anche il nostro Comune di Aquino ne uscirà con una brutta figura e con una sonora sconfitta. Presidente – conclude il segretario del Pci Ferone – ammetta che questa situazione Le è sfuggita di mano. A breve scopriremo altre verità sulla “vicenda” Unione».